Moltissimi i commenti d'odio per le giovani socialiste "desnude" per la marcia delle donne. Jolanda Spiess-Hegglin vuole ricorrere al tribunale
BERNA - È arrivata sui social venerdì 17 marzo per lanciare la marcia delle donne di sabato la foto che ritrae la giovane socialista zurighese Tamara Funiciello con altre membre di partito in topless mentre bruciano i loro reggiseni.
Tanto è bastato per far scattare un vero e proprio putiferio sul web a suon di battutine e misoginia: «Oh mio Dio, non siamo di fronte a una classica violazione dell'articolo 258 del codice penale (Pubblica intimidazione)?», ha commentato il Nazionale Udc Andreas Glarner su Facebook. Un attacco che è stato poi rincarato da un migliaio buono di altri commenti molti dei quali prendevano in giro le ragazze per il loro aspetto fisico: «Ho visto cani cinesi più belli», ha scritto qualcuno, «dovrebbero vergognarsi», ha aggiunto qualcun altro.
A tenere d'occhio tutta la faccenda c'era però una vera e propria cintura nera dell'odio sul web (soprattutto quello targato Udc), l'ex-granconsigliera zughese Jolanda Spiess-Hegglin che ha preso appunti e ora vuole andare fino in fondo: «Almeno 70 commentatori hanno commesso un reato con minacce di violenza anche sessuale», ha dichiarato a 20 Minuten la fondatrice dell'associazione #NetzCourage che lotta contro il cyberbullismo. Chi viene ritenuto colpevole di fronte alla legge rischia migliaia di franchi di multa.
Spiess-Hegglin vorrebbe che la Confederazione istituisca una figura ufficiale che si occupi di minacce e odio sui social. Il motivo? C'è tantissima misoginia: «soprattutto nei confronti delle giovani donne di sinistra».
Alle accuse Glarner replica in maniera interlocutoria: da una parte ammette che molti commenti «hanno esagerato» e che ha provveduto personalmente a cancellarli. Dall'altra però è convinto che le giovani socialiste «abbiano fatto un cattivo servizio a tutte le donne».