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BERNARicerca energetica, i centri di competenza avviano la fase due

15.12.16 - 11:52
Ricerca energetica, i centri di competenza avviano la fase due

BERNA - Gli otto centri di competenza per la ricerca energetica (Swiss Competence Centers for Energy Research - SCCER) dal 2017 entrano nella seconda fase di promozione. Per i prossimi quattro anni la Commissione per la tecnologia e l'innovazione (CTI) potrà contare su 119,7 milioni di franchi.

Il tutto si svolge all'interno del piano d'azione «Ricerca coordinata in campo energetico in Svizzera» e il Parlamento ha accolto la proposta del Consiglio federale di finanziare i SCCER per altri quattro anni, si legge in un comunicato odierno della CTI.

Nella prima fase l'attività dei SCCER ha avuto riscontri positivi: alla fine del 2016 vi erano impiegati oltre 1100 ricercatori, che hanno pubblicato circa 750 articoli scientifici. Nel corso dell'anno sono stati offerti più di 200 corsi di formazione continua nel settore dell'energia.

Se nella fase di promozione 2013-2016 l'attività si è concentrata sull'istituzione dei centri, nei prossimi quattro anni sarà necessario proseguire i lavori già avviati. Inoltre, è previsto il lancio di progetti comuni denominati "Joint Activities", finalizzati a rafforzare la collaborazione interdisciplinare.

Dei 119,7 milioni di franchi messi a disposizione, la CTI potrà contare su 112 milioni per il finanziamento dei centri e su 7,7 milioni per le sei "Joint Activities" approvate, continua la nota.

Il mandato della commissione è previsto su un periodo di otto anni, in scadenza alla fine del 2020. A partire da quel momento i SCCER dovranno essere in grado di proseguire le loro attività autonomamente. Gli otto centri, istituiti all'interno di sette ambiti d'intervento, hanno l'obiettivo di trovare soluzioni alle problematiche tecniche, sociali e politiche dovute alla svolta energetica.

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