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BERNAMedicine alternative: ben accolte le proposte del governo

30.06.16 - 09:17
Solo gli assicuratori fanno resistenza
Medicine alternative: ben accolte le proposte del governo
Solo gli assicuratori fanno resistenza

BERNA - Le proposte del governo di prolungare al di là del 2017 il rimborso delle medicine complementari da parte delle casse malattia hanno riscosso molti favori durante la procedura di consultazione che si conclude oggi. Solo gli assicuratori fanno resistenza.

Nella sua presa di posizione, santésuisse ricorda che malgrado ripetuti tentativi non è stato possibile dimostrare in modo scientifico l'efficacia della medicina antroposofica, di quella tradizionale cinese, dell'omeopatia e della fitoterapia. L'associazione degli assicuratori malattia ritiene quindi incomprensibile e incoerente porre su un piede di parità la medicina complementare e quella classica. Santésuisse teme un aumento dell'offerta e della domanda e quindi dei costi.

Curafutura, l'altra organizzazione degli assicuratori malattia, appoggia la volontà del Dipartimento federale dell'interno (DFI) di adottare il principio di fiducia e di sottoporre a esame solo le prestazioni controverse, come avviene per le altre discipline mediche. Tuttavia - rileva Curafutura - non deve essere ridotta l'esigenza di prove scientifiche e spetta ai rappresentati del settore dimostrare l'efficacia dei loro metodi e non ai contraddittori.

Il progetto presentato dal ministro Alain Berset è sostenuto dalla Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS), che giudica l'approccio proposto "pertinente e giudizioso". In particolare la riforma permette ai trattamenti di medicina complementare di essere rimborsati senza limiti di tempo, conformemente alla chiara volontà espressa dalla popolazione. La CDS ritiene inoltre che rispetto alla situazione attuale le modifiche delle ordinanze non provocheranno aumenti dei costi per l'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS).

La Federazione della medicina complementare (Fedmedcom), creata dopo l'approvazione nel 2009 dell'articolo costituzione 118a (chiede a Confederazione e Cantoni di tenere in maggiore considerazione le medicine complementari), è soddisfatta del progetto proposto. Sottolinea in particolare che questi trattamenti hanno acquisito una grande importanza in particolare per curare bambini, donne incinta e anziani, ma anche malattie croniche.

Anche la Federazione dei medici svizzeri (FMH) è favorevole. In particolare ritiene importante che siano rimborsate solo le prestazioni effettuate da medici titolari di un diploma riconosciuto dalla FMH , come appunto prevede la Confederazione.

La Federazione romanda dei consumatori (FRC) non contesta le nuove regole e osserva che ci sono voluti cinque anni per adottare finalmente il principio di fiducia nel medico, già applicato per la medicina accademica classica. Ogni trattamento effettuato da un medico con una formazione riconosciuta è ritenuto efficace e adeguato, su riserva del controllo dei costi (economicità) a posteriori da parte del medico di fiducia degli assicuratori.

La Fondazione per la protezione dei consumatori svizzerotedesca (SKS) approva le grandi linee del progetto, ma ritiene tuttavia "problematico" che per l'esame delle prestazioni o delle discipline siano consultati solo la Federazione dei medici svizzeri (FMH), gli assicuratori, degli istituti universitari e l'Istituto svizzero per la formazione medica, ma non le organizzazioni dei pazienti e dei consumatori. Infine, la riforma piace anche alla Federazione Svizzera dei pazienti per la quale "è tempo di rispettare la volontà popolare".

Sono anni che si discute di questa problematica. Nel 2005 l'allora consigliere federale Pascal Couchepin decise di escludere dalla lista delle prestazioni rimborsate la medicina antroposofica, quella tradizionale cinese, l'omeopatia e la fitoterapia. Ciò aveva provocato molte discussioni.

Quattro anni dopo popolo e cantoni avevano accolto un articolo costituzionale: chiede a Confederazione e Cantoni di tenere in maggiore considerazione le medicine complementari. Dal 2012 queste prestazioni sono nuovamente rimborsate a titolo provvisorio sino al al 2017, per poterne valutare l'efficacia. Una analisi approfondita di tutte queste cure non è possibile entro quella data.

Il Consiglio federale propone dunque d'introdurre il principio di fiducia e di equiparare queste terapie a quelle della medicina classica. L'agopuntura, che già oggi è rimborsata dall'assicurazione di base a tempo indeterminato, sarà trattata nello stesso modo.

È molto difficile quantificare i costi delle medicine alternative a carica dell'AOMS. Per questo il DFI aveva rinunciato ad avanzare una stima. Nel 2005 erano stati valutati tra 60 e 80 milioni di franchi all'anno, su un totale, all'epoca, di 20,7 miliardi di franchi. Attualmente quest'ultimo valore si avvicina ai 30 miliardi di franchi, secondo cifre fornire da santésuisse. Il DFI, come pure i cantoni, ritengono che il cambiamento di statuto non avrà conseguenze finanziarie. Le modifiche delle ordinanze dovrebbero entrare in vigore il primo maggio 2017.
 
 

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