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BERNA«Le coppie in unione registrata devono poter adottare i figli del partner»

13.05.16 - 18:31
La popolazione svizzera potrebbe aver l'ultima parola, gli ambienti conservatori minacciano di lanciare un referendum
«Le coppie in unione registrata devono poter adottare i figli del partner»
La popolazione svizzera potrebbe aver l'ultima parola, gli ambienti conservatori minacciano di lanciare un referendum

BERNA - Le coppie omosessuali devono poter adottare i figli del proprio partner, lo stesso vale per i concubini. La Commissione degli affari giuridici del Nazionale (CAG-N) raccomanda al plenum di accettare la riforma del diritto in materia d'adozione.

Sia l'adozione per le coppie in unione domestica registrata (16 voti a 8) che per i conviventi di fatto (14 voci a 8) susciteranno un acceso dibattito alla Camera del popolo, si evince da una nota odierna dei Servizi del Parlamento. La popolazione svizzera potrebbe aver l'ultima parola, gli ambienti conservatori minacciano di lanciare un referendum.

Attuali restrizioni del diritto - L'attuale legislazione non concede il diritto di adozione congiunta alle coppie non sposate. Una persona sposata può adottare il figlio del proprio coniuge se è maritata con quest'ultimo da almeno cinque anni.

Una persona non sposata e sola può adottare a 35 anni compiuti. Teoricamente, tale possibilità è dunque anche offerta agli omosessuali "celibi". In compenso, la legge vieta chiaramente l'adozione ai partner registrati.

Inoltre, se l'adozione avviene al di fuori del matrimonio i vincoli di filiazione anteriori sono sciolti. Se un concubino vuole adottare il figlio della persona con cui vive, quest'ultima perde il proprio diritto genitoriale.

Cambiamenti

Tutto ciò deve cambiare. Le persone legate da un'unione domestica registrata devono poter adottare il figlio del proprio partner. Come ora, sarà necessaria l'autorizzazione dell'altro genitore biologico, tranne nel caso in cui questo sia sconosciuto, assente da molto tempo o incapace di discernimento. L'adozione sarà anche permessa ai concubini. In entrambi i casi, i legami di filiazione precedenti non saranno sciolti.

La riforma prevede inoltre che in caso di adozione congiunta oppure singola, l'età minima di adozione passi da 35 a 28 anni. Quanto alla durata minima del matrimonio; passerà da cinque a tre anni. Lo stesso lasso di tempo sarà richiesto ai partner registrati e ai concubini. Inoltre, non vi sarà più un'età massima.

Le autorità beneficeranno di maggiore margine di manovra. In circostanze particolari e per il bene del bambino potranno derogare al requisito della differenza massima d'età di 45 anni tra i genitori adottivi e il bambino. Saranno inoltre possibili anche delle eccezioni ai 16 anni di differenza minima d'età per garantire la parità di trattamento tra fratelli e permettere l'adozione di un secondo figlio. Una minoranza ha proposto, senza successo, di consentire l'adozione di una persona maggiorenne, subordinatamente a a diverse condizioni, solo dopo tre anni di relazione invece di uno.

Infine, la riforma introduce il segreto di adozione. I genitori biologici potranno ricevere informazioni sui loro figli dati in adozione, se quest'ultimi una volta maggiorenni acconsentiranno. Se il figlio è minorenne, sarà comunque necessario il permesso dei genitori adottivi.

Nella legislazione vigente, i figli adottivi godono già del diritto assoluto di conoscere le proprie origini. La commissione intende estendere tale diritto ai fratelli e alle sorelle biologici e creare una base legale per i servizi di ricerca.
 
 

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COMMENTI
 

Libero pensatore 7 anni fa su tio
Per i figli del partner sono d'accordo a condizione che ai figli vada bene. Adozioni di bimbi non del partner invece direi proprio di no.

ste3990 7 anni fa su tio
Lanciate pure tutti i referendum che volete. LA STORIA NON STA DALLA VOSTRA PARTE!
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