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NEUCHÂTELSEE 2.0, direzione PS sconfessata

16.04.16 - 17:47
L'assemblea dei delegati ha rimandato oggi la discussione su "SEE 2.0", ossia il progetto di un accordo multilaterale che si collocherebbe tra i bilaterali e l'adesione all'Ue
SEE 2.0, direzione PS sconfessata
L'assemblea dei delegati ha rimandato oggi la discussione su "SEE 2.0", ossia il progetto di un accordo multilaterale che si collocherebbe tra i bilaterali e l'adesione all'Ue

NEUCHÂTEL - Nei rapporti con l'Europa la base del Partito socialista (PS) preferisce andare con i piedi di piombo: sconfessando la direzione l'assemblea dei delegati ha rimandato oggi la discussione su "SEE 2.0", ossia il progetto di un accordo multilaterale che si collocherebbe tra i bilaterali e l'adesione all'Ue. L'organo deliberativo ha inoltre approvato la legge sull'asilo e ha deciso di sostenere il referendum contro la nuova normativa sulla sorveglianza delle telecomunicazioni.

Riuniti a La Chaux-de-Fonds (NE), i delegati del PS hanno adottato a larga maggioranza una "tabella di marcia" in materia di politica europea. Ma con 78 voti contro 68 hanno deciso di sospendere il punto cardine riguardante il "SEE 2.0", un dossier caldeggiato in particolare dal presidente Christian Levrat e dal capogruppo alle Camere Roger Nordmann. Secondo i rappresentanti del canton Neuchâtel, che hanno proposto la sospensione del progetto, è mancato il tempo per intavolare un vero dibattito sul tema.

Ai delegati Levrat aveva spiegato che "SEE 2.0" - il nome ricalca quello dello Spazio economico europeo respinto nel 1992 dalla popolazione elvetica - sarebbe da considerare una tappa intermedia nel processo di avvicinamento all'Ue. Un passo che andrebbe oltre i bilaterali, senza però arrivare a un'adesione, obiettivo quest'ultimo che fa parte del programma del PS ma che oggi non è considerato realistico. I presenti hanno però preferito rimandare il tema.

L'assemblea ha anche deciso di strettissima misura - 76 voti contro 75 - di sostenere il referendum contro la legge federale riguardante la sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (LSCPT). Il parlamento ha approvato la revisione della normativa nel mese di marzo: contro di essa sono scesi in campo i Verdi e anche le sezioni giovanili di UDC, PLR, PS e Verdi liberali.

Per la prima volta i delegati del PS hanno anche accettato una modifica della legge sull'asilo: quella in votazione il 5 giugno è passata con 172 voti contro 4, grazie anche alla difesa del progetto portata avanti dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga. I delegati hanno preferito il sì alla libertà di voto (170 contro 13).

Per quanto riguarda gli altri temi in votazione, i delegati hanno raccomandato di respingere l'iniziativa per un reddito di base incondizionato con 114 voti contro 53. Ancora più netto il no all'iniziativa "a favore del servizio pubblico": 134 no e 3 astensioni. Sorte analoga è toccata all'iniziativa "per un equo finanziamento dei trasporti", respinta all'unanimità.

I delegati hanno invece deciso a netta maggioranza di lasciare libertà di voto sulla legge relativa alla medicina della procreazione. "Si tratta di una questione personale", ha sottolineato il consigliere nazionale Mathias Reynard (VS).

L'assemblea ha anche ascoltato con attenzione il discorso del presidente Christian Levrat, che ha invitato i militanti del partito alla "resistenza". "Sei mesi sono bastati per tracciare le grandi linee degli scontri dei prossimi anni", ha dichiarato il consigliere agli Stati friburghese. "In sei mesi UDC e radicali sono riusciti ad aumentare i crediti per l'esercito, l'agricoltura e le strade. E a ridurre parallelamente quelli per la formazione e l'aiuto allo sviluppo, nonché quelli riservati alle sovvenzioni dei premi dell'assicurazione malattia", ha denunciato Levrat.

Il presidente del PS ha criticato il progetto di aumento dell'età di pensionamento e la terza riforma dell'imposizione delle imprese. A questo proposito la direzione del PS proporrà ai delegati durante l'assemblea di giugno di lanciare un referendum. "La destra vuole lo scontro e lo avrà", ha tuonato.

"Resistiamo dunque contro l'ingiustizia fiscale e i truffatori, contro l'aumento dell'età pensionabile, contro l'estensione degli orari di apertura dei negozi, contro le spese sconsiderate, contro i tagli alla formazione e all'aiuto allo sviluppo", ha aggiunto Levrat.

ats

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