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BERNACommissione, «La produzione e commercio delle foto di bambini nudi non va punito penalmente»

22.03.16 - 17:30
La Commissione delle finanze del Consiglio Federale vuole invece risparmiare nell'aiuto allo sviluppo
Commissione, «La produzione e commercio delle foto di bambini nudi non va punito penalmente»
La Commissione delle finanze del Consiglio Federale vuole invece risparmiare nell'aiuto allo sviluppo

BERNA - Chiunque produca, acquisti, venda o scambi immagini di bambini nudi per motivi sessuali non va punito penalmente. È quanto pensa la Commissione degli affari giuridici (CAG-S) del Consiglio degli Stati che ha respinto (9 voti senza opposizione) un'iniziativa parlamentare del Consigliere nazionale Bernard Guhl (PBD/AG).

L'atto parlamentare era stato invece adottata dalla Commissione degli affari giuridici del Nazionale per 13 voti a 9 e 2 astensioni. Vista la divergenza tra le due commissioni, spetterà alle camere pronunciarsi.

Stando al diritto attuale, le immagini di bambini nudi dette "in posa" non sono punibili. A parere della CAG-S, l'applicazione di una simile iniziativa si prospetta difficile. Inoltre, la maggioranza non reputa che l'inasprimento del Codice penale permetterà di contrastare efficacemente il fenomeno.

Risparmi nell'aiuto allo sviluppo - La Commissione delle finanze del Consiglio nazionale vuole risparmiare nell'aiuto allo sviluppo. Per i prossimi quattro anni propone di destinare 9,585 miliardi di franchi a questa voce nel budget federale. Il Consiglio federale intende invece stanziare 11,1 miliardi di franchi.

Secondo l'intenzione del governo, nel periodo 2017-2020 il contributo alla cooperazione internazionale deve corrispondere a una quota dello 0,48% del reddito nazionale lordo. Per la commissione, la quota di aiuto pubblico allo sviluppo deve per contro essere ridotta allo 0,4%. Questa proposta è stata approvata con 13 voti contro 12, si legge in una nota odierna dei servizi del Parlamento.

Dai tagli è invece escluso l'aiuto umanitario che - secondo la commissione - deve continuare a ricevere 2,06 miliardi di franchi, come chiesto dal Consiglio federale.

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