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Il parlamento ha rifiutato oggi la proposta con 30 voti contro 29
DELEMONT - Nel Giura non sarà applicato, almeno per il momento, un salario minimo di 19,25 franchi l'ora: con 30 voti contro 29, il parlamento cantonale ha rifiutato oggi di entrare in materia. Il progetto governativo è stato accantonato da una maggioranza composta da PPD, PLR e UDC.
Secondo questi partiti, la questione della retribuzione dev'essere regolata dalle convenzioni collettive di lavoro. "Non è compito dello Stato decidere degli stipendi", ha dichiarato un deputato PPD. La sinistra ha tentato dal canto suo di salvare un disegno di legge "che avrebbe permesso di rimediare alle situazioni indecenti vissute dai lavoratori di determinati settori non convenzionati e di lottare contro il dumping salariale".
In febbraio, il governo giurassiano ha proposto di introdurre un salario minimo di "natura sociale" di 19,25 franchi l'ora, il risultato di un compromesso dettato in particolare dal diritto federale, che non consente ai cantoni di fissare retribuzioni minime "di natura economica".
Presentando il disegno di legge, l'esecutivo giurassiano aveva sottolineato che la proposta aveva quale obiettivo di permettere ad una persona impiegata a tempo pieno di soddisfare le sue necessità vitali, secondo i criteri stabiliti dalla legislazione sulle prestazioni complementari AVS e AI.
Il testo bocciato oggi dal parlamento è stato elaborato dopo l'accettazione in votazione popolare, nel 2013, di un'iniziativa intitolata "Un Giura con salari decenti", approvata dal 54,2% dei votanti.
