Cerca e trova immobili

BERNAOrdinanze, nessun diritto di veto per il parlamento

20.08.15 - 17:55
La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati ha respinto un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Thomas Aeschi (UDC/ZG) per un diritto di veto generale
Ordinanze, nessun diritto di veto per il parlamento
La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati ha respinto un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Thomas Aeschi (UDC/ZG) per un diritto di veto generale

BERNA - No a un diritto di veto generale o parziale del parlamento nei confronti delle ordinanze del Consiglio federale. È quanto pensa la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S), secondo cui simili strumenti rallenterebbero eccessivamente l'attività legislativa, offrendo alle lobby un'ulteriore possibilità di influsso sulla legislazione.

Per 11 voti a 2, indica una nota odierna dei servizi parlamentari, la CIP-S ha quindi respinto un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Thomas Aeschi (UDC/ZG) per un diritto di veto generale, testo già approvato dalla competente commissione del Nazionale. Quest'ultima dovrà ritornare sul dossier dopo il no dei "senatori" membri della CIP-S.

Col voto preponderante della presidente Verena Diener (Verdi liberali/ZH), la CIP-S ha in seguito respinto un'iniziativa parlamentare del "senatore" Jean-René Fournier (PPD/ VS) che, diversamente da Aeschi, non chiede un diritto di veto, bensì che per determinati atti legislativi sia previsto il diritto dell'Assemblea federale di approvare le ordinanze d'esecuzione.

La CIP-S crede che il parlamento disponga già della possibilità di partecipare alla preparazione delle ordinanze del Consiglio federale: può infatti inserire in una legge riserve di approvazione delle ordinanze.

Le commissioni hanno anche il compito di esercitare efficacemente il diritto di consultazione di cui dispongono nei confronti dei progetti di ordinanza del Consiglio federale, precisa il comunicato.

ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE