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VAUDCaso Despot, l'UDC convoca un congresso straordinario

29.07.15 - 12:17
Caso Despot, l'UDC convoca un congresso straordinario

LOSANNA - L'UDC vodese ha convocato un congresso straordinario il 13 agosto a seguito della crisi interna causata dalla sua presidente Fabienne Despot, che ha ammesso di aver registrato, a loro insaputa, i dirigenti del partito cantonale nel corso di una riunione nell'aprile 2014.

La Despot sostiene di aver agito in questo modo per mettersi al riparo da eventuali "deformazioni" delle sue dichiarazioni. Diversi membri di primo piano del partito, non soltanto vodesi, ne chiedono ora le dimissioni.

Lunedì Fabienne Despot aveva detto di non avere l'intenzione di dimettersi dall'incarico, né di ritirare la sua candidatura per le elezioni federali del prossimo autunno, quando sarà in corsa sia per il Consiglio nazionale che per il Consiglio degli Stati.

Il congresso straordinario si terrà il 13 agosto, quattro giorni prima dello scadere del termine ufficiale per il deposito delle liste elettorali, e deciderà se mantenere le candidature della Despot per le due Camere federali, ha detto oggi all'ats Michael Buffat, presidente del gruppo UDC al Gran Consiglio, confermando informazioni della RTS.

Politico PBD Laurent disposto a dimettersi - Jean-Luc Laurent, il politico del PBD vodese accusato dall'UDC di aver voluto ricattarla e denunciato da suoi esponenti per coazione, si è intanto detto disposto a dimettersi dai suoi mandati politici se la giustizia lo incriminerà. Laurent ha detto di essere già stato interrogato dal procuratore e ha ammesso di aver proposto uno scambio tra la registrazione clandestina effettuata da Fabienne Despot e un rapporto interno dell'UDC vodese.

Secondo quanto ha riferito ieri all'ats il presidente del PBD vodese Eric Schürch, Laurent ha spiegato ai dirigenti del partito di aver voluto "risolvere in questo modo vecchi dissapori" con persone dell'UDC vodese, il partito di cui era membro prima di aderire al Partito borghese democratico.

In una intervista pubblicata oggi da due giornali romandi, "La Liberté" e "Le Courrier", Laurent respinge le affermazioni del segretario dell'UDC cantonale, Kevin Grangier, che lo ha accusato di voler ottenere con il suo operato le dimissioni di taluni candidati UDC alle elezioni federali di ottobre. La registrazione non contiene "assolutamente nulla di compromettente per nessuno", aggiunge Laurent, a sua volta candidato al Consiglio nazionale sulla lista del PBD.

Secondo Grangier, il danno arrecato dalla vicenda all'immagine del partito "è ingente". "Esso potrebbe anche compromettere l'elezione degli altri candidati che figurano sulla lista per le elezioni federali", aggiunge. L'UDC controlla quattro seggi della deputazione vodese al Consiglio nazionale e spera ottenerne uno in più. Due degli uscenti non si ripresentano.

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