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SVIZZERALa definizione di "violenza carnale" deve valere anche per le vittime maschili

26.06.15 - 14:29
La definizione di "violenza carnale" deve valere anche per le vittime maschili

BERNA - Lo stupro non deve più essere limitato alla penetrazione forzata di una donna da parte di un uomo. È l'opinione della commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N). Quest'ultima (15 voti a 6) ha dato seguito a un'iniziativa cantonale di Ginevra che chiede di modificare la definizione di "violenza carnale" (art. 190) prevista dal Codice penale per includere anche le vittime di sesso maschile e altre forme di penetrazione sessuale forzata. La Commissione degli Stati è d'accordo con questa proposta.

Oggi in Svizzera è punibile per "violenza carnale" solo chi "costringe una persona di sesso femminile a subire la congiunzione carnale". Gli altri reati sessuali rientrano nella definizione di "coazione sessuale" (art. 189 del codice penale). Gli articoli 189 e 190 prevedono tutti e due una pena massima di 10 anni di detenzione e un periodo di prescrizione di 15 anni; la violenza carnale prevede tuttavia una pena minima di un anno di prigione, mentre la coazione sessuale una pena pecuniaria.

Secondo il testo depositato da Ginevra, la definizione elvetica di violenza carnale - definita "arcaica" - è molto diversa da quella contenuta nelle legislazioni dei Paesi vicini. La Francia, ad esempio, definisce "violenza carnale" ogni atto di penetrazione sessuale, di qualsiasi natura, commesso su altre persone a mezzo di violenza, costrizione, minaccia o sorpresa.

La legislazione elvetica non rispetta inoltre le raccomandazioni dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, a cui la Svizzera appartiene dal 1963, che chiedono di non fare distinzioni riguardo al sesso dell'autore.

Anche la Corte penale internazionale ha una definizione diversa di violenza carnale: "il possesso, mediante costrizione, del corpo di una persona in modo tale che vi sia una penetrazione, anche superficiale, di una parte del corpo della vittima o dell'autore con un organo sessuale oppure una penetrazione dell'ano o della vagina della vittima con un oggetto oppure una parte qualsiasi del corpo".

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