BERNADiagnosi preimpianto, i vescovi: "Il sì avrà conseguenze negative"  

BERNA - La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) si rammarica dell'accettazione da parte del popolo della Diagnosi preimpianto (DPI). Si tratta di un passo indietro per la tutela della protezione integrale dell'essere umano dal suo concepimento fino alla morte, si legge in un comunicato odierno della CVS.

"Con questa diagnosi, non si cura una malattia, ma la si evita sopprimendo l'embrione che ne è portatore. Ciò non è giustificabile!", indica la CVS. La DPI è una tecnica di selezione con la quale ci si dà il diritto di decidere chi merita di vivere e chi no.

ats