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ZURIGOCantonali, la poltrona dei Verdi è a rischio

01.04.15 - 09:49
Cantonali, la poltrona dei Verdi è a rischio

ZURIGO - Elezioni cantonali il 12 aprile a Zurigo con lo sguardo alle federali d'ottobre. In Gran Consiglio PVL e PBD - vincitori quattro anni fa - sono attesi al varco. In governo il PPD vuole riconquistare la poltrona andata quattro anni fa ai Verdi.

Una settimana prima delle elezioni in Ticino, i vertici dei partiti nazionali guarderanno alle cantonali zurighesi, considerate il test più importate in vista del 18 ottobre. Nel 2011, la corsa per i 180 seggi del parlamento cantonale aveva decretato l'avanzata del "nuovo centro" ai danni di PLR e PPD, come confermato sei mesi più tardi alle federali.

Per l'UDC, che quattro anni fa aveva perso 2 seggi e ottenuto il 29,6% delle preferenze (-0,8 punti), i risultati di questo appuntamento permetteranno di verificare l'apprezzamento degli elettori a poco più di un anno dal "sì" all'iniziativa contro l'immigrazione di massa.

Il PS aveva totalizzato nel 2011 il 19,3% dei suffragi (-1 seggio). A perdere più poltrone erano stati il PLR (-6) - partito che fino a 20 fa aveva a proprio a Zurigo la sua roccaforte - e il PPD (-4).

I Verdi avevano marciato sul posto. Ad approfittare maggiormente del cosiddetto "effetto Fukushima" erano stati i Verdi liberali, balzati al 10,3% delle preferenze (+4,5 punti) con 9 seggi conquistati.

Anche il PBD era uscito vincitore, conquistando al primo appuntamento il 3,5% delle preferenze. In queste elezioni, PS e Verdi sono confrontati a sinistra con la concorrenza di una Lista alternativa (AL) che ha trovato particolare vigore nella città sulla Limmat.

Nel parlamento zurighese siedono attualmente 54 rappresentanti dell'UDC, 35 del PS, 23 del PLR, 19 dei Verdi, 19 Verdi liberali, 9 del PPD, 7 evangelici, 6 del PBD, 5 dell'UDF e 3 di AL.

Partiti borghesi uniti, ma non troppo - Il confronto per i sette seggi del governo cantonale vedono contrapposti uno schieramento borghese che attualmente controlla quattro poltrone (2 UDC e 2 PLR) e tre di quello rosso-verde (2 PS e 1 Verde). Due degli uscenti non si ricandidano: la responsabile delle finanze Ursula Gut (PLR) e quella dell'educazione Regine Aeppli (PS).

La poltrona più a rischio sembra essere quella del Verde Martin Graf, molto ambita dal PPD che vorrebbe recuperare il seggio perso quattro anni fa. Graf, responsabile del Dipartimento di giustizia, è stato criticato per il ruolo svolto nel "caso Carlos".

I suoi detrattori lo accusano di aver scaricato tutte le responsabilità sulla magistratura dei minorenni che organizzò per il giovane delinquente conosciuto con questo pseudonimo un programma di presa a carico dei costi giudicati esorbitanti.

Non sembra quindi un caso che la sfidante del PPD sia la procuratrice e deputata in Gran Consiglio Silvia Steiner. La popolare democratica, già comandante della polizia criminale di Zurigo, figura sul "ticket" borghese di 5 candidati lanciato in questa occasione assieme a PLR e UDC.

L'unità d'intenti fra i partiti borghesi - una novità da diverse legislature nel canton Zurigo - è sottolineata da una dichiarazione comune in nove punti in favore dell'economia. Non è però scontato che una simile alleanza fra PLR e UDC possa reggere alle elezioni federali.

L'UDC ripropone gli uscenti Markus Kägi (costruzioni) e Ernst Stocker (economia). Il PLR affianca al responsabile della sanità Thomas Heiniger, la gran consigliera e presidente delle donne liberali-radicali Carmen Walker-Späh.

I socialisti lanciano nella corsa, assieme al responsabile della sicurezza Mario Fehr, la consigliera nazionale Jacqueline Fehr. In lizza, ma con chance più ridotte, ci sono anche il gran consigliere Markus Bischoff (Lista alternativa), come pure i deputati Marcel Langgenhager del PBD e Nik Gugger del PEV.

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