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BERNAPer una modifica dei rapporti Stato-Chiesa

27.03.15 - 18:43
Per una modifica dei rapporti Stato-Chiesa

BERNA - Il governo cantonale bernese ha avviato una discussione su una revisione totale della legge sulle Chiese, che ha oramai 70 anni. Si tratterebbe di allentare le tradizionalmente strette relazioni tra lo Stato e le tre Chiese cantonali, i cui sacerdoti sono impiegati del Cantone. Le Chiese evangelica riformata, cattolico romana e cattolico cristiana (o vetero cattolica) si sono dette disposte a discutere dei nuovi rapporti con lo Stato, ma hanno avvertito che non vogliono vedersi imporre con la forza determinati cambiamenti, solo al fine di far risparmiare soldi al Cantone.

Il governo intende allentare progressivamente le relazioni dello Stato con le Chiese in modo che queste abbiano maggiore autonomia, ha detto in una conferenza stampa il consigliere di Stato Christoph Neuhaus (UDC). Attualmente - ha aggiunto - è comunque improponibile una separazione totale dei rapporti tra queste istituzioni. Un'idea del genere non raccoglierebbe infatti nessuna maggioranza politica nel canton Berna, dove circa tre quarti della popolazione appartiene ad una delle tre Chiese riconosciute (il 55,5% a quella protestante nel 2012).

Secondo un'analisi indipendente realizzata l'anno scorso, una parte del diritto cantonale sulle Chiese non è più al passo coi tempi. In particolare si tratta di elaborare un nuovo sistema di finanziamento delle Chiese. Bisognerà fra l'altro rivedere le modalità di reclutamento dei sacerdoti e la copertura dei costi del personale. Il Consiglio di Stato intende anche valutare che tipo di partenariato si possa instaurare con altre comunità religiose più piccole, ma che offrono comunque servizi di rilevanza sociale.

Le proposte di cambiamento formulate dal governo cantonale in base allo studio saranno ora esaminate dalle Chiese. Il Gran Consiglio ne discuterà in settembre.

In una conferenza stampa congiunta, oggi gli esponenti delle Chiese protestante, cattolica e vetero cattolica hanno affermato che il rapporto degli esperti indipendenti è una buona base di discussione mentre le conclusioni del governo sono deludenti. Le tre comunità religiose chiedono allo Stato di riconoscere i loro diritti storici ed il valore del lavoro da loro compiuto in favore della società. Esse ritengono infatti che le retribuzioni del Cantone non siano all'altezza del loro impegno. Hanno comunque detto di voler proseguire il dialogo con spirito costruttivo.

In Svizzera ci sono vari tipi di rapporti tra Stato e Chiesa, da quelli estremamente stretti, come nei cantoni di Berna e Vallese, alla separazione completa, come a Ginevra e Neuchâtel. La Chiesa vetero cattolica è la più piccola delle tre Chiese e conta 14'000 fedeli in Svizzera (500'000 nel mondo). Nel febbraio del 2000 ha ordinato a Baden (AG) la sua prima donna prete in Svizzera.

Berna dopo la riforma del 1528 è diventato uno Stato ecclesiastico di religione protestante. La libertà di credo non esisteva e i pastori svolgevano un ruolo di autorità, controllando il buon costume e applicando le decisioni del governo. Tutto ciò è cambiato con la fine dell'Ancien Régime, nel 1798. In seguito al Congresso di Vienna del 1815, Berna ha poi ricevuto il territorio della regione giurassiana, diventando così un cantone in parte cattolico. Con la progressiva liberalizzazione dell'economia e della società sono cambiati anche i rapporti tra Stato e Chiesa. Attualmente sono comunque ancora molto intense le relazioni tra le due istituzioni.

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