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BERNA - La Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S) chiede ulteriori chiarimenti entro metà agosto al Consiglio federale per quanto riguarda il ricorso a collaboratori esterni da parte dell'amministrazione. Per i parlamentari il governo dovrebbe prendere in considerazione la creazione di una base legale per regolamentare il ricorso a questi servizi.
In un breve rapporto reso noto oggi, la commissione sottolinea che il governo ha ammesso l'esistenza di problemi in questo campo e ha già adottato alcuni provvedimenti. A suo avviso però non sono sufficienti. Il Consiglio federale dovrebbe dimostrare maggiore trasparenza per quanto riguarda il ricorso a collaboratori esterni già nel preventivo 2016 e non nel 2017 come annunciato. L'esecutivo dovrebbe, dove è possibile, far figurare i costi per queste prestazioni nelle spese di personale e non in quelle per beni e servizi.
La commissione aveva pure chiesto al Consiglio federale di essere particolarmente attento al settore dell'informatica, ma senza risultato, sottolineano i parlamentari.
La commissione reclamava anche un miglioramento dei controlli di sicurezza sui collaboratori esterni. Secondo il governo le basi legali esistenti sono sufficienti. I parlamentari invece insistono su questo punto: i risultati dei controlli devono essere noti prima e devono essere specificati i documenti necessari per effettuare questi controlli.
