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SVIZZERAÈ contro il turismo per gli acquisti, beccato a comprare in Germania

25.03.15 - 14:56
Si tratta del consigliere nazionale Roland Borer
È contro il turismo per gli acquisti, beccato a comprare in Germania
Si tratta del consigliere nazionale Roland Borer

BERNA - Al parlamento federale chiede restrizioni doganali per contrastare il fenomeno del turismo degli acquisti, lui però va a comprare in un centro edile in Germania: è destinata a creare polemica la vicenda riguardante il consigliere nazionale Roland Borer (UDC/SO) rivelata oggi dalla "Basler Zeitung", giornale che una volta ancora mette alla berlina un politico che in privato sembra agire non perfettamente in linea con le idee difese in pubblico.

Dopo aver assestato una stoccata a sinistra, con il caso Susanne Leutenegger Oberholzer, la consigliera nazionale di Basilea Campagna figura di spicco del PS svizzero che ha acquistato un appartamento di lusso nei Grigioni due settimane prima del voto sulle residenze secondarie, il foglio renano prende ora di mira un esponente della destra.

In una mozione inoltrata la settimana scorsa - insieme al presidente dell'Unione dei contadini, Markus Ritter (PPD/SG) e al presidente dell'Unione arti e mestieri Jean-François Rime (UDC/FR) - Borer chiedeva al Consiglio federale di sottoporre all'Iva svizzera coloro che, acquistando all'estero, si fanno rimborsare l'analoga imposta prelevata dal paese straniero.

Concretamente quindi il "turista" svizzero che compra in Germania (dove l'Iva è più elevata) e che al rientro in patria va dal doganiere tedesco per avere il bollo ed essere esentato dovrebbe poi anche passare dal doganiere elvetico, che gli imporrà il tasso d'imposta svizzero.

Gli autori dell'atto parlamentare, di cui si è parecchio discusso nella Svizzera tedesca questa settimana, auspicavano comunque che l'intervento della Confederazione fosse neutrale dal profilo delle entrate. L'obiettivo - dichiaravano - non era aumentare gli introiti, bensì eliminare lo svantaggio che hanno i dettaglianti svizzeri nei confronti della concorrenza oltre frontiera.

La mozione avanzava anche argomentazioni ecologiche: il turismo in questione provoca un forte aumento del traffico e delle colonne nelle regioni di confine, veniva detto. Il tema non ha mancato di sollevare un acceso dibattito: l'obiezione più frequente era relativa alla motivazione dell'acquisto all'estero, alla cui origine più che l'Iva vi sarebbero differenze di prezzo che molti consumatori considerano completamente ingiustificate.

Dopo la pubblicazione della notizia i lettori hanno inoltre segnalato alla "Basler Zeitung" che lo stesso Borer va a fare acquisti a Lörrach, cittadina non lontano da Basilea. Invitato dal foglio renano a prendere posizione, il deputato ha risposto in modo categorico: "non vado mai a comprare all'estero".

Ai cronisti che gli facevano notare come fosse stato identificato senza possibilità di dubbio davanti alla filiale di un supermercato edile, il Bauhaus, l'interessato ha replicato che stava solo aiutando un amico a caricare la vettura. "Non sono mai andato in auto in Germania a fare acquisti", ha aggiunto.

Il quotidiano ha però nel frattempo ricevuto anche foto scattate con il telefonino, una delle quali è stata pubblicata. Borer è immortalato dapprima all'interno del negozio, poi sempre da solo mentre, sul parcheggio antistante l'edificio, carica una vettura intestata a suo nome con delle merci imballate in cartoni. "Deve essere stato già un po' di tempo fa", ha ammesso a quel punto il consigliere nazionale, sempre stando alla ricostruzione della "Basler Zeitung".

Borer - commenta il giornale - è caduto nella stessa trappola della collega di parlamento Leutenegger Oberholzer. Anche la consigliera nazionale socialista aveva affermato di non aver comprato alcuna residenza secondaria nei Grigioni, visto che l'appartamento "incriminato" era di una società anonima e veniva affittato. In un secondo tempo aveva poi ammesso che l'attico era riservato a membri della famiglia nonché a terzi e che vi soggiornava regolarmente. La SA aveva come presidente proprio lei.

 

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