BERNA - Le basi giuridiche esistenti in materia di impiego di collaboratori esterni dell'Amministrazione federale sono sufficienti. È quanto afferma il Consiglio federale in una presa di posizione destinata alla Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S). Il governo si dice però disposto ad intervenire nell'applicazione del diritto.
Concretamente, l'esecutivo si dice pronto a elaborare i criteri e i principi per l'impiego di collaboratori esterni all'amministrazione. Questi saranno messi a disposizione dei dipartimenti e delle unità amministrative.
Lo scopo è aumentare la trasparenza. In futuro potranno così essere pubblicati i costi per gli specialisti esterni.
In una nota, il governo precisa però che non intende rinunciare all'impiego di collaboratori esterni. Il ricorso a questi specialisti "rimane necessario per far fronte a picchi di lavoro o per procurarsi conoscenze specifiche di esperti".
Queste modifiche dovrebbero entrare in vigore nel 2017, unitamente all'introduzione del Nuovo modello di gestione dell'Amministrazione federale. L'ammontare delle spese sarà iscritto nel preventivo e nel consuntivo.
In un rapporto presentato lo scorso ottobre, la CdG-S aveva criticato il ricorso a collaboratori esterni, giudicando questa pratica molto costosa e poco trasparente. Il governo era pertanto stato invitato a dare un giro di vite, elaborando una strategia e stabilendo regole chiare.
Ats