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VALLESECaso Giroud, nulla da rimproverare al Cantone

13.01.15 - 15:59
Caso Giroud, nulla da rimproverare al Cantone

SION - Le autorità cantonali vallesane si sono occupate in modo appropriato del caso di Dominique Giroud, il viticoltore sospettato di diversi reati: lo costata nel suo rapporto pubblicato oggi la commissione di gestione (Cogest) del Gran consiglio. Critiche moderate sono tuttavia mosse al consigliere di Stato Maurice Tornay, a suo tempo direttore delle fiduciarie del produttore di vini.

Il presidente della Cogest, Narcisse Crettenand, rimprovera in particolare al capo del dipartimento delle finanze una certa "passività": Tornay - ha detto alla stampa oggi - è una "persona di buona volontà", ma che agisce applicando "metodi di governance superati". "Se avesse comunicato meglio, oggi non saremmo costretti a parlarne", ha sottolineato.

Fino alla sua elezione in governo nel 2009, il "ministro" PPD ha diretto una fiduciaria che ha rappresentato la prima società di Giroud. Il mandato della fiduciaria in relazione a questa impresa è terminato nel 2005. Un'altra fiduciaria presieduta da Tornay è stata a sua volta l'organo di revisione della Giroud Vins dal 1999 al 2009.

Entrambe le imprese sono state perquisite nell'agosto 2011 nell'ambito dell'indagine condotta dal fisco federale contro la Giroud Vins. Secondo la Cogest, tuttavia, l'inchiesta in questione non mette in causa né le due fiduciarie, né Tornay.

Messo al corrente delle perquisizioni e dell'indagine, il consigliere di Stato ha chiesto al capo del servizio cantonale delle contribuzioni di non essere più informato al riguardo. Secondo la Cogest, si tratta di una forma di ricusazione, le cui modalità meriterebbero tuttavia di essere precisate.

A suo tempo, osserva la commissione, Tornay avrebbe infatti dovuto informare il Consiglio di Stato, un passo che intraprenderà soltanto due anni dopo. Nulla lascia nondimeno supporre che il "ministro" abbia influenzato o tentato di influenzare l'amministrazione fiscale cantonale, anche se è tuttora azionista della fiduciaria che fino al 2005 ha controllato i conti della ditta di Giroud. Anche in questo contesto, la Cogest chiede l'allestimento di regole più chiare.

In futuro - raccomanda la commissione - la comunicazione relativa ai potenziali legami di interessi economici dei consiglieri di Stato dev'essere precisata: candidato per un secondo mandato nel 2013, Tornay non ha indicato la fiduciaria nella sua dichiarazione relativa agli interessi economici detenuti.

Più generalmente, la commissione di gestione sottolinea lo "spirito di collaborazione" e la "volontà di trasparenza" dell'amministrazione vallesana nel caso di Giroud, "che sono prevalse su qualsiasi altra considerazione". Il servizio fiscale cantonale, in particolare, "ha reagito in modo appropriato per difendere gli interessi pubblici", allertando l'Amministrazione federale delle contribuzioni quando sono sorti i primi sospetti relativi alle possibili sottrazioni fiscali commesse dal negoziante di vini.

Esprimendo la propria soddisfazione al riguardo, il Consiglio di Stato rileva in un comunicato di aver già varato nuove regole di comportamento relative alla ricusazione dei membri del governo e prende atto delle raccomandazioni emesse dalla commissione in merito alla comunicazione degli interessi economici.

Giroud è stato condannato lo scorso luglio a 180 aliquote giornaliere sospese per frode fiscale, per i periodi fiscali dal 2005 al 2009. In dicembre, la giustizia vodese ha prosciolto il produttore di vini dall'accusa di contraffazione di vini. Contro il vallesano è tuttora in corso a Ginevra un procedimento per pirateria informatica.

Ats

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