Buoni risultati giungono dal commercio al dettaglio, che nella misura dell'86% si attiene ai valori prescritti. Due catene di distribuzione li hanno invece superati più volte, a causa di problemi strutturali nel sistema di raffreddamento e sono in corso discussioni per risolvere il problema. I ristoratori rispettano le temperature nel 90% dei casi e soltanto l'immagazzinamento del pesce dà luogo talvolta a qualche contestazione, precisano i chimici cantonali, che assegnano note meno positive alle aziende commerciali di piccole dimensioni e agli spacci nelle stazioni di servizio.
Tra giugno e agosto i chimici hanno controllato la temperatura di refrigerazione di circa 2500 derrate in oltre 500 aziende, dalla carne ai latticini, senza tralasciare cibi precotti. I passi in avanti compiuti nell'ultimo decennio sono evidenti, affermano i chimici.