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BERNARiciclaggio denaro: legge va adattata, procuratore Confederazione

04.11.12 - 12:54
Riciclaggio denaro: legge va adattata, procuratore Confederazione
BERNA - La legge contro il riciclaggio di denaro sporco, degli anni '90, è molto severa, ma deve essere adattata all'evoluzione del mondo della criminalità, oggi molto più complesso. Lo afferma il procuratore generale della Confederazione, Michael Lauber, in un'intervista al domenicale "Le Matin Dimanche".

In particolare egli propone di lasciare più tempo alle analisi dell'Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS) e di inasprire il codice penale in materia, sia per le sanzioni, sia per i tempi di prescrizione dei reati, sia riconsiderando la presunzione d'innocenza.

In vent'anni la finanza si è ulteriormente sviluppata con la globalizzazione e le tecniche per "ripulire" il denaro hanno subito un'evoluzione. Si sono diversificate anche le tipiche attività criminali che generano soldi da riciclare: traffico d'armi, di droga e di esseri umani, ricorda il procuratore generale della Confederazione.

Secondo Michael Lauber, per supplire alle lacune occorre migliorare in primo luogo l'efficacia dell'attività del MROS, l'organo dell'Ufficio federale di polizia che analizza le comunicazioni da parte di intermediari finanziari di casi sospetti da eventualmente trasmettere al Ministero Pubblico della Confederazione (MPC).

"Il MROS funziona bene, ma bisogna dargli più tempo per le analisi", sottolinea il procuratore generale. Attualmente i fondi sospetti sono bloccati solamente per cinque giorni per permettere al MROS di decidere se il MPC debba aprire un'indagine. È troppo poco, "è una situazione quasi ingestibile, a seconda dei dossier", aggiunge.

Anche che il codice penale in materia è troppo clemente. Le pene per il riciclaggio di denaro sono troppo lievi: di tre anni al massimo. "Bisogna ammettere che non è molto dissuasivo. Sono favorevole ad aumentare la sanzione a cinque o sette anni di detenzione", afferma Lauber nell'intervista.

E il periodo di prescrizione dovrebbe essere allungato da sette a quindi anni, poiché - aggiunge - "tutto prende molto tempo in un'inchiesta, e non bisogna dimenticare le possibilità di ricorso offerte contro le decisioni. Ogni minuto che passa è un nemico per le nostre indagini".

Michael Lauber ritiene "impossibile da dire" l'ammontare del denaro sporco riciclato in Svizzera, poiché dipende dai criteri considerati per definirlo, "ma parlerei di miliardi".

Il procuratore generale rammenta poi il problema delle prove. Un gestore ginevrino di patrimoni è stato condannato recentemente dal Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona solo per falsità in documenti. Il MPC lo accusava di sostegno ad organizzazione criminale, di riciclaggio di denaro aggravato, e di infrazioni gravi alla legge federale sugli stupefacenti.

Però - continua - era difficile dimostrare che l'imputato fosse a conoscenza dell'origine illecita dei soldi che gestiva, e che abbia volontariamente riciclato denaro frutto di traffici di droga. Egli ha sempre affermato di non saperne nulla. Bisognerebbe quindi fare evolvere il quadro legislativo e "invertire la presunzione d'innocenza", propone Lauber.

ATS
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