Per il direttore Stefan Studer il ritocco dell'1% è adeguato e ragionevole. A seconda del ramo di attività e dell'andamento degli affari delle singole aziende gli aumenti potrebbero però anche essere anche più elevati o più modesti, ha osservato Studer in una conferenza stampa a Zurigo.
L'associazione spiega di rendersi conto dei pericoli del franco forte. Ma anche i settori più votati all'esportazione sono in una situazione migliore di quanto temuto. Inoltre considerato l'aumento di produttività registrato negli ultimi dieci anni continua a sussistere un certo ritardo sul fronte degli stipendi.
A preoccupare Impiegati Svizzeri è però la politica di dumping praticata da alcune imprese, per esempio ingaggiando personale temporaneo a cattive condizioni economiche. L'organizzazione chiede quindi la trasformazione dei posti a termine in impieghi fissi e misure di accompagnamento che possano mitigare la generale pressione sui salari.