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BERNAFFS: abbonamenti generali, 1a classe e "Binario 7" costano di più

03.05.11 - 16:14
FFS: abbonamenti generali, 1a classe e "Binario 7" costano di più
BERNA - I prezzi dei trasporti pubblici, come preannunciato, aumentano nuovamente: particolarmente colpiti saranno gli utenti di "Binario 7", ma anche per i titolari dell'abbonamento generale FFS e per i viaggiatori di prima classe si profilano costi aggiuntivi.

"Binario 7" - molto apprezzato dai giovani sotto i 26 anni in quanto permette loro di viaggiare liberamente sulla rete ferroviaria tra le 19.00 e le 05.00 del mattino - costerà dal prossimo dicembre 129 franchi, in crescita del 30% rispetto agli attuali 99 franchi. Ueli Stückelberger, direttore dell'Unione dei trasporti pubblici (UTP), ha indicato in una conferenza stampa a Berna che si tratta del primo adeguamento di prezzo negli ultimi dieci anni.

Più cara - dell'8,8% - risulterà anche la cosiddetta Carta giornaliera Comune, i cui ricavi, secondo quanto è stato indicato, coprono soltanto un terzo dei costi effettivi. Jeannine Pilloud, direttrice della divisione viaggiatori delle FFS, ha spiegato che il titolo di trasporto ha valore promozionale e non può in nessun caso trasformarsi in un abbonamento a prezzi stracciati.

In generale le tariffe dei trasporti pubblici saliranno in dicembre dell'1,5%, un incremento che è stato giudicato modesto. "Gli aumenti, ha detto Pilloud, sono stati decisi in funzione del principio di causalità" e saranno quindi applicati in quei settori in cui il "cliente viaggia più di quanto paga".

È il caso dei passeggeri di prima classe, che possono noleggiare biciclette e auto a prezzi ribassati, e che godono nei treni di maggiore comfort. L'abbonamento generale di prima classe salirà del 3,9% (+ 200 franchi), ma anche per la seconda classe è previsto un costo aggiuntivo di 50 franchi (+1,5%). Per i "seniores" l'incremento sarà del 5% (prima classe) e del 2% (seconda). L'abbonamento generale Junior e per studenti rincarerà del 2,1%, quello per le famiglie del 5,2% in prima classe e del 2,7 in seconda. Nessun aumento invece per l'abbonamento "metà prezzo".

I biglietti singoli in prima classe, è ancora stato comunicato, subiranno mediamente rincari del 3%, mentre per la seconda classe le tariffe rimarranno invariate. Stando a Pilloud gli aumenti corrispondono alle necessità reali: non vi è assolutamente nessuna volontà di accumulare riserve.

Per evitare che si verifichi una spirale dei costi simile a quella in atto nell'assicurazione malattia, il comparto dei trasporti pubblici - ha detto Ueli Stückelberger - sta mettendo a punto "una strategia", che indichi quando e come le tariffe possono essere aumentate, e a partire da quale punto devono invece rimanere ferme. La "strategia" sarà presentata in estate o nei primi mesi dell'autunno.

La questione è di attualità, visto che il direttore generale delle FFS Andreas Meyer da tempo spinge per aumenti regolari, senza contare che la consigliera federale Doris Leuthard di recente ha annunciato che anche i viaggiatori dovranno passare alla cassa per finanziare l'ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria.

In una prima reazione, l'Associazione Traffico e Ambiente ha giudicato "eccessivi" gli aumenti di prezzo, che sono peraltro "discutibili anche in termini di politica ambientale". Numerosi pendolari torneranno così a preferire l'automobile rispetto al treno. Commenti negativi anche da parte della Fondazione per la protezione dei consumatori, che rivendica più trasparenza e soprattutto un piano di finanziamento sul lungo periodo.

Poco soddisfatta si è detta infine l'associazione padronale Economiesuisse, secondo cui gli incrementi tariffari negli ultimi dieci anni hanno compensato unicamente l'inflazione: dal suo punto di vista il contributo degli utenti al finanziamento dei trasporti pubblici dovrà perciò essere aumentato. Gli incrementi annunciati oggi dovranno ancora passare al vaglio del Sorvegliante dei prezzi.

ATS
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