Cerca e trova immobili

SVIZZERABoom di acquisti on line in dollari, e le poste svizzere vanno in tilt

07.02.11 - 15:14
Affari d’oro, ma attenzione a costi di spedizione e tasse doganali
None
Boom di acquisti on line in dollari, e le poste svizzere vanno in tilt
Affari d’oro, ma attenzione a costi di spedizione e tasse doganali

LUGANO – È boom in Svizzera e in Ticino per gli acquisti privati online di merce venduta in dollari, specialmente dagli USA. A questo sarebbe dovuto l’eccezionale accumulo ‘come fosse il periodo di Natale’ dei pacchi dall’estero nella centrale di Härkingen della Posta svizzera, con qualche conseguente ritardo nella distribuzione ai destinatari. E non c’è da meravigliarsi, Internet facilita lo shopping all'estero, e la forza del Franco svizzero che vale più di un dollaro, ed è premiante anche sull’Euro, fa sì che in Svizzera arrivi dall'estero un numero sempre maggiore di pacchi postali attraverso canali commerciali.

IN DOLLARI CONVIENE - Basta una semplice verifica con un motore di ricerca, per sincerarsi di come per non pochi articoli, specie di nicchia, si può arrivare anche a pagare tre volte di meno rispetto ai listini della stessa merce venduta in Svizzera, a prezzi zurighesi. Alcuni prodotti d’abbigliamento tecnico/sportivo possono costare la metà. Questo rende molto interessante l’acquisto online in dollari per i Ticinesi.
Ma attenzione, si devono fare i conti con i costi di spedizione che fanno lievitare, e di molto, le spese, e le merci importate cadono inesorabilmente sotto il giogo delle tasse di sdoganamento dei pacchi, Iva e altri balzelli poco evidenti. È pur vero che il sito online di Swiss Post International (SPI), l'affiliata della Posta Svizzera che si occupa del traffico internazionale dei pacchi, fornisce spiegazioni sul tema, anche se non sempre di immediata comprensione per il privato cittadino (http://www.post.ch/it/post-startseite/post-geschaeftskunden/post-logistik/post-distribution-international-gk/post-kontakt-beratung-logistik/post-faq-uebersicht-distribution-international/post-faq-zoll-mwst-import-distribution-international.htm).

ATTENZIONE: TASSE - Un numero sempre maggiore di svizzeri, dunque, ordina merci dall’estero mediante l'e-shopping, ma i pacchi devono passare le forche caudine della severa dogana svizzera, quindi, oltre al valore della merce e ai costi di trasporto, il destinatario deve pagare le spese di sdoganamento della merce in questione, ma anche Iva e balzelli burocratici e che, al momento dell'ordinazione dell'articolo, non sono certo visibili. Di fatto, è sempre davvero difficile quantificare con certezza le spese doganali, riportate sul sito www.zoll.admin.ch. A complicare il tutto, esiste una distinzione tra un pacco che viene trasportato mediante il tradizionale servizio postale statale e uno importato da una ditta di spedizioni privata. Se un pacco viene trasportato da un servizio postale i pacchi che contengono merce il cui valore ammonta al massimo a CHF 65.-, non devono pagare né IVA né dazi doganali, che, per altro, dipendono anche dal peso e dal tipo di merce, oltre a una tassa per la presentazione in dogana di CHF 10.-. I pacchi consegnati da ditte di spedizione private, sono soggetti a una tassa di sdoganamento e di trattamento di CHF 43.- e se supera l'importo di CHF 65.- l'imposta sul valore aggiunto ed eventuali dazi doganali. Di regola, i pacchi dagli USA sono soggetti allo sdoganamento privato e se i pacchi sono soggetti a tasse statali (dogana e IVA), per i pacchi USA viene fatturata una tassa di sdoganamento e di trattamento pari a CHF 26.-.

FUNZIONA O NON FUNZIONA? - Prima di lasciarsi trasportare dall’entusiasmo, va anche tenuto conto che gran parte degli articoli elettrici ed elettronici ‘svenduti’ online dagli USA non sono sempre compatibili con la rete elettrica europea (110 volt contro 220) e anche l’elettronica può porre problemi che ne rendono problematico l’uso alle nostre latitudini, per incompatibilità delle schede o blocchi dettati da particolari convenzioni commerciali con le società di telecomunicazione. Anche prima dell’era Internet, chi cascava nella trappola di comperare televisori o computer in America si ritrovava qui con apparecchi inutilizzabili. Prima di cliccare confermando l’acquisto di un articolo a buon prezzo, è quindi indispensabile valutare gli aspetti tecnici, ma anche i costi accessori, procedendo nelle pagine online finali del venditore per verificare i costi di spedizione che a volte superano ampiamente il prezzo del prodotto desiderato. Meglio acquistare più articoli contemporaneamente per ricondurre le spese di spedizione a una proporzione ragionevole. Un esempio pratico può essere che per un acquisto di 335 dollari (per merce Made in USA che in Svizzera costa tre volte di più dall’importatore ufficiale di Zurigo) le spese di spedizione sono di quasi 90 dollari, un costo accettabile, se paragonato al risparmio complessivo. Oltre agli USA, sono molte le nazioni che vendono online prodotti di qualità a prezzi molto convenienti e in dollari con il cambio per noi favorevole. Solo per fare un esempio, Israele offre prodotti tecnici ed elettronici interessanti e la merce arriva in Svizzera, per posta, in pochissimi giorni, ma anche in questo caso le autorità doganali impongono tasse in base a contenuto e valore. Da Israele, un acquisto di materiale hi-tech prodotto localmente (e di cui dagli USA è vietata l’esportazione) per oltre 80 dollari si pagano 15 dollari di spedizione. A volte, per chi cerca prodotti specialistici e non scarpe da jogging, alcuni articoli acquistati online possono essere bloccati dalla nazione esportatrice, come negli USA per cui, in base alle sempre più severe, e ipocrite, norme legate alla sicurezza nazionale, è vietato esportare non solo bombe atomiche, di scarso uso pratico in Svizzera, ma perfino garzette medicinali coagulanti (utili nel kit di pronto soccorso in montagna, e non solo ai Talibani), piastrine adesive all’infrarosso per facilitare la ricerca notturna di alpinisti o bimbi dispersi, torce elettriche a LED luminosi di particolare luminosità e addirittura normali batterie, ma ad alta potenza al litio.
Di certo, non conviene importare magliette di cotone e prodotti di uso comune a basso costo, le spese di spedizione e le tasse d’importazione sono in questo caso proibitive. 
 
L.M.V.

Foto Keystone

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE