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SVIZZERASyngenta lancia l'insetticida «che non danneggia le api»

24.11.20 - 16:25
Il produttore svizzero: «Si tratta di un preparato gentile con la natura ma duro con i parassiti».
Keystone
Fonte Ats
Syngenta lancia l'insetticida «che non danneggia le api»
Il produttore svizzero: «Si tratta di un preparato gentile con la natura ma duro con i parassiti».

BASILEA - Syngenta annuncia il lancio di un nuovo insetticida in grado di proteggere molte colture da alcuni dei parassiti più dannosi, ma sicuro per gli impollinatori e altri insetti benefici come le api. Si chiama Spiropidion.

«Il modo migliore per descrivere questa innovazione è che si tratta di un preparato gentile con la natura ma duro con i parassiti», afferma Jon Parr, dirigente del gruppo agrochimico renano, citato in un comunicato odierno. «Spiropidion è un altro chiaro esempio di come stiamo accelerando sul fronte degli investimenti per fornire innovazioni fitosanitarie che aiutino gli agricoltori, in tutto il mondo, a crescere in modo produttivo e sostenibile», aggiunge.

Il primo impiego è previsto in Guatemala. Seguiranno - l'anno prossimo - il Paraguay e il Pakistan, nonché il Brasile nel 2023. Per l'Unione europea è prevista la richiesta di registrazione nel 2022-2023. Syngenta prevede di lanciare l'insetticida in più di 60 Paesi in tutto il mondo nei prossimi sei anni: il picco di vendite annuali è stimato in oltre 400 milioni di dollari.

Negli ultimi anni Syngenta e il suo concorrente tedesco Bayer sono stati oggetto di critiche per insetticidi che potrebbero avere effetti dannosi per le api. L'utilizzo di sostanze della famiglia dei neonicotinoidi è stato vietato dal gennaio 2019, sia in Svizzera sia nell'Ue, a causa del rischio che esse rappresentano per gli impollinatori.

Syngenta è frutto della fusione - avvenuta nel 2000 - delle attività agrochimiche del gruppo farmaceutico basilese Novartis e del suo concorrente anglo-svedese AstraZeneca. Un tempo quotato alla borsa svizzera, il gruppo è stato rilevata nel 2017 dal colosso cinese ChemChina per 43 miliardi di dollari. Ma la società con sede a Basilea e 49'000 dipendenti in tutto il mondo punta a tornare ancora sul mercato dei capitali: potrebbe farlo entro il 2022, secondo i suoi vertici.
 

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