Le aziende che fanno ricorso alla misura straordinaria sono aumentate del 50 per cento in Svizzera. Disoccupazione in lieve aumento
BERNA - C'è un dato che colpisce, nel bollettino mensile della Seco sull'andamento del mercato del lavoro. La disoccupazione è in lieve aumento da dicembre a gennaio, in calo invece (meno 2,4 per cento) anno su anno. Ma si parla di "zero virgola", saliscendi fisiologico direbbero gli economisti.
A dare nell'occhio invece è l'esplosione delle aziende che, in Svizzera, hanno fatto ricorso a misure straordinarie, per far fronte alla congiuntura (negativa) globale. Riducendo la percentuale di lavoro dei dipendenti. Questi dati sono più vecchi: risalgono all'anno scorso - quindi niente effetto coronavirus - ma non per questo sono meno preoccupanti.
I lavoratori colpiti dal lavoro ridotto sono stati 3560 a novembre (ultimo dato disponibile), ben 1878 in più rispetto al mese precedente (+106 per cento). Le aziende toccate sono state 171, ossia 58 in più (+51 per cento). Quasi il triplo rispetto allo stesso mese dell'anno prima, quando si erano registrati 906 lavoratori ad orario ridotto in 61 aziende. Anche il "monte ore" complessivo è aumentato vistosamente, da 52991 a 91721.
Altri indicatori dicono però che, nel complesso, la situazione non è così critica. Le persone in cerca d'impiego sono calate (-2,9 per cento) anno su anno, per un totale di 194233 unità. Aumenta invece il numero di posti vacanti annunciati presso gli URC, pari a 38 552 offerte di lavoro. I giovani e gli over 50 disoccupati registrano un lieve aumento su base mensile, ma calano su base annuale.