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SVIZZERABanche, i tassi negativi sono sempre più probabili

09.01.20 - 12:17
Sempre meno istituti si dicono contrari a questa eventualità
Depositphotos (3dfoto)
Sempre meno banche svizzere escludono l'ipotesi di applicare tassi d'interesse negativi sui depositi dei loro clienti.
Sempre meno banche svizzere escludono l'ipotesi di applicare tassi d'interesse negativi sui depositi dei loro clienti.
Banche, i tassi negativi sono sempre più probabili
Sempre meno istituti si dicono contrari a questa eventualità

ZURIGO - Sempre meno banche svizzere escludono l'ipotesi di applicare tassi d'interesse negativi sui depositi dei loro clienti. Secondo il nuovo barometro della società di consulenza EY, solo il 21% degli istituti intervistati si dice contrario a questa eventualità.

Cinque anni fa la percentuale era del 70%. La misura, perlomeno per un lungo periodo di tempo, non dovrebbe riguardare i piccoli clienti, con depositi inferiori ai 100'000 franchi, ha indicato Patrick Schwaller, esperto di EY.

Sempre più banche (il 55% contro il 33% di un anno fa) intendono tuttavia abbassare la soglia di esenzione. Le ipoteche con tassi d'interesse negativi rimarranno invece un "pio desiderio": una netta maggioranza (83%) non le considera infatti realistiche.

La "normalizzazione" si è allontanata - Contrariamente alle aspettative di molti istituti bancari, l'ipotesi di una "normalizzazione" della politica monetaria si è allontanata di nuovo nello scorso anno. Di conseguenza, le banche dovranno fronteggiare a lungo tassi d'interesse negativi e curve di rendimento piatte, ciò che riduce ulteriormente i margini.

Il sondaggio di EY indica che un terzo delle banche (33%) si aspetta risultati in calo nei prossimi dodici mesi. Per le banche cantonali e regionali, orientate al mercato interno, le percentuali si attestano rispettivamente al 44% e al 50%. Più ottimistiche invece le banche private e quelle estere.

Il barometro EY si basa su un sondaggio condotto tra 100 membri dei consigli di direzione delle banche svizzere. Si tratta di istituti privati, esteri, regionali e cantonali. Sono state consultate anche le unità svizzere di UBS e Credit Suisse.

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