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BERNAKurer difende l'acquisto di UPC: «Bisogna osare»

12.10.19 - 09:46
Stando al manager di Sunrise sono necessarie rivoluzioni strategiche per sopravvivere
keystone (archivio)
Kurer difende l'acquisto di UPC: «Bisogna osare»
Stando al manager di Sunrise sono necessarie rivoluzioni strategiche per sopravvivere

BERNA - Peter Kurer, presidente del consiglio d'amministrazione (cda) di Sunrise, difende il progetto di acquisizione dell'operatore rete via cavo UPC, sul quale gli azionisti sono divisi. Stando al manager, espressosi in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ, le aziende a volte devono osare, intraprendendo rivoluzioni strategiche per sopravvivere.

Il 70enne ha ammesso che UPC, attualmente proprietà del gruppo americano Liberty Global, versa in condizioni economiche complicate. Ma Sunrise corre il rischio di perdere slancio col passare del tempo, non scrostandosi dal suo modello economico limitato alla telefonia mobile, spiega Kurer al quotidiano zurighese.

Il 23 ottobre, gli azionisti del numero due del settore elvetico delle telecomunicazioni dovranno decidere se mettere o no sul tavolo i 6,3 miliardi di franchi necessari a finanziare l'operazione, che appare in pericolo. Infatti, sia la tedesca Freenet - che detiene la quota di maggioranza di Sunrise - sia l'agenzia americana di consulenza Institutional Shareholder Services (ISS) sono contrari all'iniziativa.

Stando ai critici, il prezzo da pagare per UPC è troppo elevato, soprattutto perché il valore dell'operatore via cavo sul lungo termine non convince. Tuttavia, Kurer giudica "fantastica" per la sua società questa ipotetica transazione: "Si tratta di un'opportunità che a un'azienda capita una volta sola".

Per il presidente del cda, Sunrise ha la chance di fare il grande salto, passando da fornitore di servizi di telefonia mobile a vero e proprio attore di punta dell'industria svizzera delle telecomunicazioni. Kurer non disdegna le frecciate a Freenet, che accusa di portare avanti un'azione diabolica, respingendo il progetto senza però suggerire alcuna alternativa.

In caso l'operazione venga bocciata, il manager si attende delle conseguenze per i piani alti di Sunrise, compresa la sua destituzione. Kurer esclude un nuovo negoziato con Liberty in caso di rifiuto da parte degli azionisti: "Partiamo dal principio che un 'no' metterà la parola fine alla vicenda".
 
 

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