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SVIZZERARitardi, sfide e ostacoli: il lungo percorso delle nuove banconote

03.09.19 - 22:00
La nona serie è finalmente completa. Il primo taglio però era inizialmente previsto per il 2010. Non sono infatti mancati gli imprevisti
keystone-sda.ch/STF (PETER KLAUNZER)
Ritardi, sfide e ostacoli: il lungo percorso delle nuove banconote
La nona serie è finalmente completa. Il primo taglio però era inizialmente previsto per il 2010. Non sono infatti mancati gli imprevisti

BERNA - La Banca Nazionale Svizzera ha svelato questa mattina la nuova banconota da 100 franchi (che sarà in circolazione dal prossimo 12 settembre). L’ultima che mancava all’appello e che completa così la nona serie, lanciata inizialmente nell’aprile del 2016 con il biglietto verde da 50 franchi.

«Una lunga avventura» - Il processo di gestazione sulla carta è però stato assai più lungo. Il via alla nuova serie infatti - come ricordato questa mattina dal presidente della Direzione generale Thomas Jordan - è stato dato oltre 14 anni fa. Il 2 febbraio 2005 la BNS annunciò che erano in corso i preparativi per una nuova serie incentrata sul tema «La Svizzera aperta al mondo». A novembre dello stesso anno vennero presentati al pubblico i risultati del concorso di idee e all’inizio del 2007 l’elaborazione della veste grafica fu affidata alla designer Manuela Pfunder. «Iniziò così un’avventura durata dieci anni».

Sfide, difficoltà e ritardi - In origine l’emissione del primo taglio era programmata per l’autunno del 2010. L’impiego di un nuovo substrato - che garantisce le complesse caratteristiche antifalsificazione e che costituisce la differenza principale con la serie precedente - ha però posto sfide impreviste in fase di produzione. Ulteriori lavori di affinamento si resero necessari e l’emissione fu così rinviata due volte.

«La decisione a favore di un nuovo substrato è stato un passo coraggioso che si è rivelato proficuo, in quanto ci ha permesso di integrare caratteristiche di sicurezza innovative. Tuttavia, per la sua produzione dipendevamo da un unico fornitore». Tale situazione ha avuto particolari conseguenze nel 2017, quando Landqart, l’impresa che produce il substrato Durasafe, si è trovata in crisi di liquidità. La BNS, insieme a Orell Füssli, ha così deciso di acquistarla per garantire la continuità della produzione.

Ostacoli “grafici” e soluzioni - Anche il nuovo design grafico ha posto qualche problema. «Il nostro obiettivo era rappresentare un tema in un contesto generale uniforme. Già durante le fasi iniziali dei lavori è apparso invece evidente che sarebbe stato difficile raffigurare in modo soddisfacente, con una serie di banconote, il tema prescelto in origine».

Una contraddizione quindi rispetto all’obiettivo iniziale. «Il rinvio della produzione ci ha dato il tempo necessario per riflettere a fondo sul tema. Il risultato è stato un ulteriore affinamento dell’idea originaria, culminato nel tema «La Svizzera nei suoi molteplici aspetti», che si prestava egregiamente a illustrare il nostro Paese nelle sue innumerevoli sfaccettature e offriva al contempo una maggiore libertà di realizzazione grafica». Ogni taglio illustra così un lato particolare della Svizzera.«Lo si può vedere bene sul biglietto da 100 franchi con l’acqua come elemento principale».

Mentre gli elementi principali garantiscono un legame all’interno di una banconota, i soggetti raffigurati in maniera analoga su ciascun biglietto – una mano, un globo, l’immagine di un luogo e le caratteristiche di sicurezza – creano un collegamento tra i vari tagli, facendo apparire la serie di banconote come un insieme coeso.

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COMMENTI
 

streciadalbüter 4 anni fa su tio
La notizia del chissenefrega.
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