Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti ritiene comunque difficile imporre una misura del genere ai piccoli clienti
ZURIGO - Interessi negativi per i conti dei piccoli risparmiatori presso UBS? Il presidente della direzione Sergio Ermotti non si sente di «escludere nulla», pur considerando difficile imporre una misura del genere ai piccoli clienti. «Non può però essere che solo gli azionisti siano chiamati a pagare per la politica delle banche centrali», ha detto.
Il manager ticinese ha parlato in tal modo durante una conferenza telefonica a margine della presentazione dei conti del primo trimestre, chiusisi con un utile di 1,4 miliardi (+1% su base annua), sopra le attese degli esperti.
In generale UBS ritiene di essere ben posizionata per il futuro, nonostante l'attuale contesto difficile. «Le tendenze a lungo termine per le nostra attività di amministrazione patrimoniale rimangono buone», ha sostenuto Ermotti. Non vi sono comunque piani per cambiare strategia e i potenziali adeguamenti del modello di affari saranno certamente evolutivi piuttosto che rivoluzionari.
Nel breve periodo è tuttavia probabile che UBS continui a navigare anche con il vento contrario: il gruppo - ha spiegato il responsabile delle finanze Kirt Gardner - prevede un calo dei tassi d'interesse. Tuttavia, il CFO non si aspetta che ciò eserciti un'ulteriore pressione sui margini netti, già molto bassi, della banca.
UBS non ha ancora deciso come reagirà se la Banca nazionale svizzera (BNS) renderà ancora più negativo il suo tasso di riferimento, oggi al -0,75%: «Ma valutiamo naturalmente tutte le misure per difendere i nostri margini», ha assicurato Ermotti nei confronti degli investitori. A suo avviso è comunque ancora troppo presto per discutere della cosa, tanto più che non si sa ancora esattamente cosa faranno le banche centrali, compresa la BNS.
Il CEO non ha voluto nemmeno esprimersi sulla decisione che venerdì sarà chiamato a prendere il Tribunale federale sulla consegna di dati bancari alla Francia. Come noto l'Amministrazione federale delle contribuzioni ha ricorso contro la sentenza del Tribunale amministrativo federale, secondo cui UBS non può fornire le informazioni richieste dalla Francia.
Prima della decisione non è sicuramente il caso di esprimersi e dopo ci sarà poco da dire, ha affermato il 59enne. Fondamentalmente, tuttavia, si tratta di un dossier importante per l'intera piazza finanziaria svizzera.
Nella conferenza telefonica Ermotti ha fornito anche dettagli sul prossimo programma di riacquisto di azioni.