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SVIZZERAL'aumento delle commissioni bancarie dà parecchio lavoro all'ombudsman

27.06.19 - 13:51
Il 15% dei 1'926 casi trattati l'anno scorso da Marco Franchetti erano reclami relativi alle spese bancarie
Keystone
L'aumento delle commissioni bancarie dà parecchio lavoro all'ombudsman
Il 15% dei 1'926 casi trattati l'anno scorso da Marco Franchetti erano reclami relativi alle spese bancarie

ZURIGO - Anche nel 2018 l'ombudsman delle banche svizzere è stato sollecitato a risolvere controversie relative all'aumento delle commissioni, a truffe legate all'uso dell'e-banking e al rimborso anticipato delle ipoteche. In generale la complessità delle questioni è aumentata e le posizioni delle parti in causa si sono inasprite.

In totale l'anno scorso l'ombudsman delle banche svizzere ha chiuso 1'926 casi, 5% in meno rispetto al 2017, ha indicato oggi nella conferenza annuale l'ombudsman delle banche Marco Franchetti.

I reclami relativi alle spese bancarie sono stati un motivo ricorrente: il 15% dei casi riguardava questo tema. Franchetti ha osservato che l'attuazione dei principi in materia di commissioni applicati per anni dall'ombudsman delle banche è diventata più difficile in alcuni casi.

Ci sono stati anche frequenti conflitti riguardanti la cosiddetta "truffa dei nipoti" nella quale le persone anziane vengono indotte a ritirare ingenti importi di denaro dalla banca con un falso pretesto. Il numero di reclami indirizzati all'ombudsman nel quale viene contestato il fatto che una banca abbia autorizzato con leggerezza dei prelievi di denaro è pressoché equivalente a quello dei reclami di clienti indignati perché essa avrebbe messo inutilmente in discussione la loro capacità di discernimento.

Da quando il franco svizzero si trova in un contesto di tassi negativi, l'ombudsman riceve un crescente numero di reclami sugli indennizzi fatturati ai clienti a seguito del rimborso anticipato della loro ipoteca a tasso fisso. Con il 40% sono stati il principale motivo di preoccupazione nel settore dei "prestiti, mutui ipotecari", ha sottolineato Franchetti.

Se si considera l'evoluzione dei casi nel corso del 2019 fino ad oggi, quelli più frequenti per l'anno nel suo complesso presentano un quadro simile a quello del 2018, continua Franchetti. Tuttavia, quest'ultimo si aspetta un aumento dei problemi legati agli errori nell'e-banking.

La crescente digitalizzazione, permette ai clienti di diventare sempre più "propri fornitori di servizi", ha continuato l'ombudsman. Ciò, tuttavia, aumenta il rischio che i clienti inseriscano dati errati al momento dell'ordine o che divulghino il loro codice a terzi. Se i clienti commettono questo tipo di errori nella maggior parte dei casi la banca non è in grado di riconoscerli o correggerli. I clienti devono quindi assumersene personalmente la responsabilità, ha puntualizzato Franchetti.

Dei casi conclusi dall'ombudsman nel 2018, 1’129 richieste sono state presentate oralmente e 797 per iscritto. Nell'85% dei casi scritti, l'importo massimo della controversia è stato di 100'000 franchi. L'importo delle controversie si è nettamente concentrato tra 1'000 e i 50'000 franchi. Secondo Franchetti, ciò ha dimostrato l'utilità dell'ombudsman per i clienti in controversie di modesta entità che non vengono portate in tribunale a causa dei costi sproporzionatamente elevati del contenzioso.

È interessante rilevare - ha ancora aggiunto l'ombudsman delle banche - che le richieste scritte provenienti dalla Svizzera sono aumentate di circa il 4%. Per contro, le richieste provenienti dall'estero sono diminuite del 20%. Alla domanda se l'aumento dei casi provenienti dalla Svizzera sia un indicatore di una crescente insoddisfazione della clientela bancaria elvetica, Franchetti non ha risposto. Il 96% delle proposte formulate dall'ombudsman è stato accettato dalle banche.

Nel 2018, sono pervenute 408 nuove domande (-23% rispetto al 2017) concernenti la ricerca di averi senza contatto e non rivendicati. È stato possibile rendere accessibili agli aventi diritto 41 relazioni bancarie, con averi del valore complessivo di 11,7 milioni di franchi, e il contenuto di quattro cassette di sicurezza.

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