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SVIZZERAHuawei svizzera risponde a Mike Pompeo: «Nessuno spionaggio»

06.06.19 - 17:42
Il vice presidente della filiale elvetica Felix Kamer ha spiegato che l'azienda si sta preparando a sostenere un lungo e aspro conflitto
KEYSTONE/AP (Andy Wong)
Huawei svizzera risponde a Mike Pompeo: «Nessuno spionaggio»
Il vice presidente della filiale elvetica Felix Kamer ha spiegato che l'azienda si sta preparando a sostenere un lungo e aspro conflitto

GINEVRA - Accusata di spionaggio dagli Stati Uniti, anche in Svizzera Huawei non esita a rispondere a tono: nessun programma nascosto è stato installato nelle apparecchiature tecnologiche prodotte dal gigante cinese per controllare le comunicazioni degli utenti. Lo ha affermato il vice presidente della filiale elvetica Felix Kamer in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano le Temps, precisando che l'azienda si sta preparando a sostenere un lungo e aspro conflitto.

«Nessuno ha accesso ai dati che passano attraverso le nostre apparecchiature di telecomunicazione: né noi né terzi», ha dichiarato Kamer in risposta alle accuse mosse da Mike Pompeo in occasione della sua visita in Svizzera. Il Segretario di Stato americano aveva indicato, in un'intervista pubblicata martedì dalla "Neue Zürcher Zeitung", che chi utilizza le le tecnologie cinesi rischia di vedere trasmettere le sue informazioni al partito comunista.

Si tratta di accuse assurde, ha affermato Kamer: «È una guerra commerciale avviata dagli Stati Uniti che sta danneggiando le relazioni commerciali di Huawei. Siamo in costante contatto con i nostri clienti in Svizzera per tenerli informati sulla situazione. I più grandi hanno piena fiducia in noi (.....) Dobbiamo anche rassicurare gli altri nostri clienti aziendali».

In ogni caso il gigante cinese è pronto a far fronte a un lungo e duro conflitto: «Nonostante il divieto imposto alle aziende statunitensi di fornire tecnologia al colosso cinese senza una licenza ad hoc, Google continuerà a fornire tutti i servizi ai suoi clienti», assicura il manager. Anche l'esclusione di Huawei dal consorzio che si occupa della standardizzazione delle schede di memoria SD e microSD non spaventa la compagnia cinese: «Resisteremo a un embargo americano su software e hardware», ha detto Kamer.

In Svizzera, Huawei intende intensificare la collaborazione con i Politecnici di Zurigo e di Losanna e con altre università. «Non ci sarà un solo centro di ricerca Huawei in Svizzera, bensì progetti distribuiti in tutto il paese, con l'intenzione di aumentare significativamente la nostra presenza nei prossimi anni», ha precisato Kamer, che di recente aveva menzionato la possibilità che l'azienda crei un migliaio di posti di ricerca nella Confederazione.
 
 

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