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SVIZZERAPostfinance pensa ad un aumento di capitale

29.05.19 - 11:43
La possibilità rientra nell'ambito della semiprivatizzazione dell'unità finanziaria del gigante giallo. Köng: «Una soluzione elegante»
Keystone (archivio)
Attualmente Postfinance non può concedere crediti per non mettere sotto pressione le altre banche del paese. Un divieto che il Governo vorrebbe sopprimere.
Attualmente Postfinance non può concedere crediti per non mettere sotto pressione le altre banche del paese. Un divieto che il Governo vorrebbe sopprimere.
Postfinance pensa ad un aumento di capitale
La possibilità rientra nell'ambito della semiprivatizzazione dell'unità finanziaria del gigante giallo. Köng: «Una soluzione elegante»

ZURIGO - Nel quadro della sua prevista semiprivatizzazione PostFinance prende in considerazione anche un aumento di capitale: si tratterebbe della «soluzione più elegante», afferma il presidente della direzione Hansruedi Köng in un'intervista pubblicata oggi dal "Tages-Anzeiger".

«Una possibilità - spiega - sarebbe che la Posta riversi una parte dei proventi della vendita di azioni PostFinance di nuovo nell'azienda, sotto forma di capitale proprio fresco». Attualmente l'istituto è controllato interamente dalla Posta, che a sua volta appartiene alla Confederazione. Lo scorso anno il Consiglio federale aveva però annunciato di voler vendere una parte di PostFinance. Taluni esperti ritengono un'entrata in Borsa la soluzione più ovvia.

PostFinance ha una necessità sostanziale di capitale, sostiene Köng. I suoi utili non bastano per coprirla, inoltre l'istituto - con la prevista entrata nel segmento dei crediti - a medio termine avrà bisogno di più capitale proprio.

PostFinance si trova in una situazione particolare: attualmente non può concedere crediti per non mettere sotto pressione le altre banche del paese. Il Consiglio federale vuole ora sopprimere questo divieto.

L'istituto punta ad entrare nel mercato dei crediti anche per avere nuove entrate. Oltre alla concessione di ipoteche intende pure offrire crediti al consumo e per le aziende.

Per aumentare i ricavi, da inizio anno PostFinance ha inoltre aumentato le commissioni, una decisione mal accolta dai clienti. Stando a Köng da ottobre 2018 sono state perse al netto «85'000 relazioni commerciali», pari a circa il 3% del totale.

Secondo il Ceo non sono previsti altri incrementi su larga scala, tuttavia singoli adeguamenti per determinati servizi non sono esclusi. «E il fatto che PostFinance chieda una commissione per i prelievi allo sportello sarebbe molto difficile da spiegare», aggiunge Köng.

Quanto abbiano apportato gli aumenti delle tasse si saprà in occasione della pubblicazione dei conti semestrali; attualmente la stima di 50 milioni di franchi all'anno non gli sembra così male.

PostFinance ha anche grandi ambizioni nel segmento degli affari d'investimento. Al momento i suoi clienti hanno impegnato circa 11 miliardi di franchi in investimenti diretti, fondi e assicurazioni sulla vita. Sui conti puri e semplici sono depositati 108 miliardi: per Köng "il potenziale è quindi elevato".

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