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BASILEADufry, nel primo trimestre cresce il fatturato ma aumenta la perdita

14.05.19 - 08:03
Le cifre pubblicate oggi, che concernono il trimestre tradizionalmente meno dinamico del settore, sono lievemente superiori alle attese
Keystone
Dufry, nel primo trimestre cresce il fatturato ma aumenta la perdita
Le cifre pubblicate oggi, che concernono il trimestre tradizionalmente meno dinamico del settore, sono lievemente superiori alle attese

BASILEA - Cresce il fatturato ma aumenta anche la perdita nel primo trimestre per Dufry: la multinazionale basilese specializzata nel commercio esentasse (duty-free) ha visto il giro d'affari raggiungere 1,9 miliardi di franchi, in progressione del 3,5% su base annua, mentre il disavanzo netto è passato da -46 milioni a -110 milioni.

A livello organico l'aumento delle vendite è stato del 2,0%, ha indicato oggi la società. Il risultato operativo Ebit è sceso da -2 a -31 milioni. L'utile lordo ha invece beneficiato di un incremento del 4,2% a 1,36 miliardi, con il relativo margine aumentato di 40 punti base al 60,3%.

Le cifre pubblicate oggi, che concernono il trimestre tradizionalmente meno dinamico del settore, sono lievemente superiori alle attese. Per l'insieme dell'anno l'azienda si dice fiduciosa, forte anche dell'accelerazione notata in aprile in relazione alla crescita organica del fatturato, salita al 2,4%. Previsioni concrete per il 2019 non sono comunque state avanzate: il gruppo conferma però gli obiettivi di medio periodo, che vertono fra l'altro su una progressione organica delle vendite del 3-4%.

Dufry fa risalire le sue origini al 1865, quando a Basilea venne fondata l'azienda Weitnauer, che operava nel commercio al dettaglio. L'attività nel settore del commercio esentasse è cominciata nel 1948 all'ingrosso; nel 1953 è stato poi aperto il primo negozio a Parigi. Oggi Dufry - il gruppo ha questo nome dal 2003 e dal 2005 è presente in borsa - è una realtà presente in 65 paesi, con un totale di 2300 negozi (situati in aeroporti, stazioni, porti, navi da crociera) e 30'000 dipendenti di oltre 130 nazionalità.

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