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SVIZZERAFalse offerte ai clienti, denuncia per Fust, M-electronics, Interdiscount e Conforama

30.04.19 - 08:44
La Federazione romanda ha scoperto irregolarità in tutta la Svizzera. Sul sito di Conforama alcuni articoli sarebbero rimasti saldati da giugno 2018 ad aprile 2019
TiPress - foto d'archivio
False offerte ai clienti, denuncia per Fust, M-electronics, Interdiscount e Conforama
La Federazione romanda ha scoperto irregolarità in tutta la Svizzera. Sul sito di Conforama alcuni articoli sarebbero rimasti saldati da giugno 2018 ad aprile 2019

BERNA - La Federazione romanda dei consumatori (FRC) accusa quattro aziende di praticare false offerte speciali. Dopo un anno d'inchiesta ne ha querelata una e ha denunciato le altre tre ai ministeri pubblici dei cantoni interessati.

La FRC ha analizzato i prezzi di 350 articoli nelle filiali di quattro grandi distributori per verificare se le indicazioni relative ai prezzi rispettassero la legge, indica l'organizzazione in una nota odierna.

La FRC sostiene di aver scoperto irregolarità presso Fust, M-electronics, Interdiscount e Conforama. In quest'ultimo caso «le indicazioni di prezzo ingannevoli erano così massicce» che è stata sporta una querela per concorrenza sleale.

Robin Eymann, responsabile della politica economica della FRC, ha precisato all'agenzia di stampa Keystone-ATS che l'esposto è stato presentato alla «giustizia losannese», visto che Conforama Svizzera ha sede nel canton Vaud, a Ecublens. Ha però aggiunto che le irregolarità riguarderebbero tutto il territorio elvetico, e false promozioni sarebbero state proposte anche sul sito internet dell'azienda.

Secondo la FRC alcuni articoli sarebbero rimasti saldati dal giugno del 2018 all'aprile del 2019, senza che sia mai stato praticato il prezzo di base. Inoltre l'offerta speciale avrebbe superato di gran lunga il massimo di due mesi autorizzato dalla legge.

L'estensione di queste pratiche ingannevoli è particolarmente scioccante, ha affermato Sophie Michaud Gigon, segretaria generale della FRC, citata nella nota. L'organizzazione chiede un rafforzamento delle disposizioni legali per far cessare l'operato delle «pecore nere». I controlli pressoché inesistenti e le sanzioni ridicole creano un sentimento di impunità, ha aggiunto Gigon.

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