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SVIZZERAPosta, Cirillo: «Servizio universale per tutti»

03.04.19 - 15:14
Il ticinese non ha rivelato la strategia del gruppo per il futuro ritenendo che sia ancora troppo presto
Keystone
Posta, Cirillo: «Servizio universale per tutti»
Il ticinese non ha rivelato la strategia del gruppo per il futuro ritenendo che sia ancora troppo presto

BERNA - Il nuovo Ceo della Posta svizzera, Roberto Cirillo, s'impegna a mantenere la qualità del servizio pubblico per la popolazione e l'economia. Presentandosi oggi in conferenza stampa a Berna, il ticinese 48enne non ha rivelato la strategia del gruppo ritenendo che sia ancora troppo presto. Intende dapprima incontrare i collaboratori su tutto il territorio nazionale per studiare la genetica dell'azienda.

Cirillo, nominato dal consiglio di amministrazione nel novembre 2018, assumerà la gestione operativa del gigante giallo subito dopo l'assemblea generale della Posta prevista per il 16 aprile: succede a Ulrich Hurni che aveva preso la direzione a interim dopo la partenza di Susanne Ruoff nel giugno 2018 in seguito allo scandalo di AutoPostale.

«Oggi è troppo presto - ha detto Cirillo ai media - per presentare una strategia di come intenda guidare la Posta in futuro». Nell'immediato il nuovo Ceo vuole andare ad incontrare il personale in tutte le regioni per farsi un'idea più precisa dell'azienda: «I collaboratori non sono soltanto il volto della Posta: sono la Posta stessa, siano essi autisti, postini, impiegati della logistica, ha sottolineato con convinzione. Nessuno meglio di loro conosce le esigenze dei clienti», ha aggiunto.

Cirillo punta anche a intensificare il dialogo con la politica. «Intendo ascoltare tutte le persone che sono pronte a lavorare con noi alla Posta del futuro», ha detto. «Ci serve una visione d'insieme". È giunto il momento di tracciare una panoramica dell'offerta e del finanziamento del servizio universale del futuro».

Il nuovo Ceo ha subito sottolineato l'importanza cruciale che attribuisce al servizio pubblico. È deciso a impegnarsi per una Posta forte e autofinanziata. «Credo in una Posta che crei pari opportunità, contribuendo a far sì che tutti in Svizzera possano beneficiare delle stesse possibilità». «Siamo già stati eletti per due volte la migliore azienda postale del mondo. Questo è quello che vogliamo rimanere e dobbiamo dimostrarlo».

Cirillo dovrà riportare tranquillità in un'azienda ammaccata. «Conosco i cantieri», ha assicurato. Una delle sue preoccupazioni principali è la filiale PostFinance, i cui risultati sono fortemente calati l'anno scorso.

«PostFinance è in un corsetto molto stretto», ha detto Cirillo. «Necessita di una maggiore libertà imprenditoriale. È un dato di fatto che il volume di lettere si riduca. Abbiamo festeggiato poco tempo fa i trent'anni del web, i bei vecchi tempi non tornano indietro», ha puntualizzato.

Un altro cantiere riguarda la ristrutturazione della rete degli uffici postali. La Posta intende ridurre entro il 2020 il numero degli uffici postali, portandoli da 1400 a 800-900. In cambio i punti di accesso ai servizi postali dovrebbero aumentare da 3800 ad almeno 4200.

A una domanda rivolta da un giornalista sullo stipendio del nuovo Ceo, il presidente del consiglio di amministrazione (cda) della Posta Urs Schwaller ha risposto «massimo un milione tutto compreso, ci atteniamo alle direttive della Consiglio federale», ha aggiunto.

Schwaller si è d'altra parte felicitato dell'arrivo di Cirillo e della sua ampia esperienza per condurre l'azienda verso nuove sfide. «È una nuova partenza dopo un anno difficile», ha detto.

Cirillo, nato nel 1971, è laureato in ingegneria meccanica presso il Politecnico federale di Zurigo. È stato per quattro anni Ceo del gruppo ospedaliero attivo a livello internazionale Optegra e otto anni membro della direzione dell'azienda di servizi Sodexo SA, da ultimo rivestendo il ruolo di Ceo per le attività in Francia.

Cirillo è nato a Zurigo e cresciuto in Ticino. Possiede sia la nazionalità svizzera sia quella italiana ed è sposato. Parla fluentemente tedesco, francese, italiano, spagnolo e inglese. Oggi alla conferenza stampa si è espresso in tre lingue nazionali.

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