Tre le ipotesi al vaglio: accordi per piattaforme di condivisione di ricerca e sviluppo con i concorrenti, fusione o unione con un grande gruppo tecnologico
TORINO - La famiglia Agnelli non venderà il settore automobilistico, ma sono tre le ipotesi - sostiene il Financial Times in un articolo dedicato al futuro di Fiat Chrysler Automobiles (Fca) - su cui John Elkann lavora: accordi per piattaforme di condivisione di ricerca e sviluppo con i concorrenti, fusione o unione con un grande gruppo tecnologico.
Il Financial Times definisce Elkann il «baluardo della dinastia Fiat» e «il perfetto modello di un moderno industriale globale».
«Elkann - ricorda il Financial Times, che nella sua ricostruzione cita persone vicine al presidente di Fca ed Exor - ha cercato un legame nel settore automobilistico per diversificare il rischio dal 2015, quando Fca è stata respinta dalla General Motors».
Elkann - dice Ft - descrive gli anni dopo la scomparsa di suo nonno come «terribili» e ricorda che Fiat ha attraversato un momento molto difficile, cambiando quattro amministratori delegati dal 2002 al 2004. Ora Elkann è concentrato sulla guida di Fca in un momento in cui l'industria è sotto pressione per via della rottura tecnologica e il crollo delle vendite in Cina.
L'articolo mette in risalto «pragmatismo, glamour, senso del dovere e relazioni internazionali» del presidente di Fca ed Exor, definito «l'industriale moderno che lavora per far durare la dinastia Fiat».