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SVIZZERAAirbag per ciclisti, «convince solo con riserva»

28.03.19 - 11:44
Il TCS ha esaminato due nuovi tipi di casco
Keystone
Crashtest
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Airbag per ciclisti, «convince solo con riserva»
Il TCS ha esaminato due nuovi tipi di casco

BERNA - Ogni anno in Svizzera si verificano oltre 4'000 incidenti con la bicicletta. Questa realtà e la ricerca di una migliore sicurezza hanno convinto il TCS ad esaminare attentamente due nuovi tipi di casco.

Casco con illuminazione integrata - Ultimamente sul mercato sono apparsi i primi caschi con illuminazione integrata, dotati di luci intermittenti indicanti la direzione e la frenata. Unitamente ai fanali anteriori e posteriori sono in linea di principio autorizzati e garantiscono effettivamente una migliore visibilità. Da tener presente, tuttavia, che questi caschi non sostituiscono le classiche luci sulla bicicletta e non esonerano nemmeno il ciclista dall’obbligo di segnalare le sue intenzioni con un cenno della mano. Il TCS ha esaminato attentamente il casco da ciclista Lumos, le cui 60 luci LED si accendono e si spengono facilmente premendo un pulsante e con un telecomando, fissato sul manubrio, si può attivare l’accensione delle luci intermittenti integrate sui lati del casco. Tramite una app, è possibile procedere a regolazioni supplementari e verificare il livello di carica della batteria. Lumos è un casco confortevole e il suo peso, rispetto ai caschi usuali, è relativamente alto (380 g); è autorizzato anche per ciclomotori e bici elettriche veloci. Due aspetti negativi: le fessure d’aerazione sono molto strette ed è prodotto in taglia unica. C’è solo una rotella di regolazione che consente di adattare l’assetto del casco alla circonferenza della testa (da 54 a 62 cm).

Il casco-airbag quale alternativa al casco normale - Il casco Hövding 2.0 Airbag costituisce una novità e un’alternativa al casco tradizionale. Sistemato come una sciarpa attorno al collo, in caso di caduta, si gonfia e protegge non soltanto la testa, ma anche il collo e la nuca. Questo dispositivo non scompiglia la capigliatura e offre un’imbottitura di protezione più consistente rispetto ad un normale casco. Le prove pratiche hanno dimostrato, però, che solo in determinate condizioni l’airbag riduce realmente l’impatto esercitato sulla testa in situazione di collisione. Per esempio, in caso di urto contro un’automobile all’altezza della portiera del conducente, la testa del ciclista andrà a sbattere sul tetto della vettura ben prima dell’attivazione dell’airbag: in simili situazioni, un casco da bici tradizionale è più efficace. Anche in caso d’urto con un ramo pendente, l’airbag non si aprirebbe. Altro aspetto negativo: il modello Hövding dev’essere attivato subito prima della partenza e disattivato ancora prima di scendere dalla bicicletta e non è autorizzato per i ciclomotori e per le bici elettriche veloci.

Portare sempre un casco - Il Touring Club Svizzero raccomanda sempre di portare il casco quando si viaggia su due ruote, anche se in Svizzera il casco è obbligatorio solo per le bici elettriche veloci e per i ciclomotori. Da ricordare che dal 1° febbraio 2019, i conducenti di ciclomotori hanno la possibilità di scegliere tra un casco da ciclomotorista o uno da ciclista. Mentre per chi si reca all’estero, in certi paesi sono in vigore altre regole, per esempio, chi utilizza biciclette elettriche che viaggiano a 45 km/h è obbligatorio portare un casco da moto.

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