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SVIZZERARivella nel 2018 ha fatto benino (ma benissimo in Olanda)

28.03.19 - 10:56
Fatturato in aumento per il gruppo argoviese che però ha visto frustrate le sue ambizioni di "sfondare" in Germania
Keystone
Fatturato a 139 milioni di franchi (+2,9%) nel 2018 per la bibita svizzera per eccellenza.
Fatturato a 139 milioni di franchi (+2,9%) nel 2018 per la bibita svizzera per eccellenza.
Rivella nel 2018 ha fatto benino (ma benissimo in Olanda)
Fatturato in aumento per il gruppo argoviese che però ha visto frustrate le sue ambizioni di "sfondare" in Germania

ROTHRIST - Fatturato in aumento del 2,3% nel 2018 per Rivella, a 139 milioni di franchi. Un risultato positivo dovuto soprattutto alle vendite all'estero, particolarmente nei Paesi Bassi, mentre le speranze di sfondare in Germania si sono rivelate un flop: l'impresa argoviese ha annunciato a metà marzo il ritiro dal mercato tedesco.

Nel 2017 Rivella aveva registrato un fatturato in calo rispetto all'anno prima, come già nel 2016 e nel 2015.

L'anno scorso, il gruppo con sede a Rothrist (AG) ha venduto complessivamente 107 milioni di litri di bibite, indica una nota diramata oggi. Con un aumento del 13,8%, i mercati esteri - spinti dalla forte crescita in Olanda - hanno conseguito un risultato "superiore alla media".

Le vendite sul mercato interno hanno segnato un incremento dell'1,2%, "dovuto in particolare al lancio della nuova e leggera Rivella Refresh" con un ridotto tenore di zucchero nonché al fatto che, dall'anno scorso, Rivella è in vendita anche da Aldi e Lidl.

"La questione dello zucchero è un argomento di enorme importanza da cui oggi nessun produttore alimentare può più esimersi", afferma Erland Brügger, amministratore delegato di Rivella, citato nella nota.

Per la nona volta consecutiva Rivella ha conseguito una crescita anche all'estero, quest'anno raggiungendo un valore a due cifre. Oltre alla Francia e al Lussemburgo, è stata principalmente l'Olanda a contribuire al risultato record di 32 milioni di litri, indica il comunicato.

Questo non dice invece una parola dei risultati in Germania. Confermando il 15 marzo scorso il suo ritiro dal mercato tedesco - notizia data dal "Blick" - Rivella aveva parlato di costi per il marketing eccessivi e di ricavi insufficienti. I prodotti di Rivella - aveva detto un portavoce - scompariranno definitivamente dagli scaffali dei negozi oltre Reno.

L'azienda non è riuscita ad incrementare in modo significativo la domanda da parte dei consumatori tedeschi e anche il margine di profitto è risultato modesto. Rivella era venduta soprattutto nella Germania meridionale e con il ritiro il produttore argoviese ha chiuso un altro capitolo della sua strategia volta ad affermarsi all'estero.

Rivella finora ha avuto poco successo al di fuori del territorio nazionale. Fanno eccezione i Paesi Bassi e il Lussemburgo, dove il marchio è presente da decenni. E ora, stando al comunicato, anche la Francia.

L'azienda è stata fondata nel 1952 dal pioniere e inventore di Rivella Robert Barth, allora studente di legge, che per dare un nome alla nuova bibita "che sarebbe dovuta essere diversa da tutte le altre" trasse ispirazione - si legge sul sito web aziendale - dalla località ticinese di Riva San Vitale e dalla parola italiana "rivelazione". Oggi l'azienda possiede le bevande rinfrescanti Rivella e Passaia e i succhi di frutta del marchio Michel.
 
 

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