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SVIZZERA / BRASILERoche chiude stabilimento in Brasile: centinaia di licenziamenti

27.03.19 - 08:49
Produce tranquillanti e sonniferi, ma non risulterebbe più redditizia. Impiega 440 persone
Keystone
Foto d'archivio
Foto d'archivio
Roche chiude stabilimento in Brasile: centinaia di licenziamenti
Produce tranquillanti e sonniferi, ma non risulterebbe più redditizia. Impiega 440 persone

BASILEA - Il gigante farmaceutico Roche chiude il suo stabilimento di produzione brasiliano di Rio de Janeiro perché non redditizio. Il provvedimento verrà attuato a tappe sull'arco di cinque anni. In seguito il terreno su cui sorge la sede l'azienda sarà venduto.

Situata nel quartiere di Jacarepagua, a ovest della città, la fabbrica produce tranquillanti e sonniferi per l'America Latina e l'Europa. Attualmente impiega 440 dipendenti e circa 200 fornitori di servizi esterni.

«Data l'evoluzione del portafoglio di prodotti e il futuro calo dei volumi di produzione, Roche ha preso la difficile decisione di pianificare la graduale chiusura delle attività del sito di Rio de Janeiro», scrive Roche in un comunicato.

I dipendenti riceveranno il «miglior supporto possibil» e i licenziamenti dovrebbero iniziare già l'anno prossimo. Roche si impegna inoltre a fornire ai pazienti farmaci in modo "affidabile" fino alla chiusura del sito.

L'azienda farmaceutica basilese, che impiega circa 1300 persone in Brasile, manterrà proprie unità negli stati di San Paolo e Goias. Ma una volta chiusa la fabbrica di Rio, il Paese più grande dell'America Latina dovrà importare medicinali. Secondo le informazioni disponibili sul suo sito web, Roche ha una ventina di siti di produzione in una dozzina di Stati.

L'annuncio di Roche è un altro colpo al Paese la cui economia sembra essere precipitata nel decennio più depresso degli ultimi 120 anni. Dal 2014 il Brasile ha dovuto affrontare forti venti contrari, con pochi segnali incoraggianti di ripresa dopo l'insediamento del nuovo presidente Jair Bolsonaro il primo gennaio.

L'ex capitano dell'esercito, 63 anni, ha promesso uno shock liberale alla più grande economia dell'America Latina, con una riforma pensionistica che è considerata cruciale per il risanamento finanziario del Paese, ma per la quale non ha ancora trovato una maggioranza in parlamento.

Ieri la compagnia aerea Avianca Brasil, che ha presentato istanza di fallimento a dicembre, ha annunciato per aprile l'abbandono di 21 delle sue linee e la chiusura del suo ufficio all'aeroporto internazionale di Rio. A febbraio, la casa automobilistica Ford ha annunciato la chiusura dello stabilimento di San Bernardo do Campo, vicino a San Paolo, che impiega più di 3200 persone. Le autorità stanno cercando di trovare un acquirente per l'impianto, ma finora senza successo.
 
 

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