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SVIZZERAEsportazioni record in febbraio

19.03.19 - 08:40
Con una crescita del 3,9% (+356 milioni di franchi), i prodotti chimici e farmaceutici hanno portato il maggiore contributo all'export
Keystone - foto d'archivio
Esportazioni record in febbraio
Con una crescita del 3,9% (+356 milioni di franchi), i prodotti chimici e farmaceutici hanno portato il maggiore contributo all'export

BERNA - Nel mese di febbraio le esportazioni destagionalizzate hanno continuato la crescita del mese precedente (+2,3%, +1,3% reale rispetto a gennaio), raggiungendo il livello record di 19,4 miliardi di franchi.

Le importazioni hanno invece segnato un calo dell'1,2% (reale -3%) attestandosi a 17,4 miliardi di franchi. La bilancia commerciale ha registrato un'eccedenza di 2,0 miliardi di franchi, rende noto l'Amministrazione federale delle dogane (AFD).

Con una crescita del 3,9% (+356 milioni di franchi), i prodotti chimici e farmaceutici hanno portato il maggiore contributo all'export. Il ramo raggiunge un nuovo picco mensile a 9,5 miliardi di franchi. Anche il settore orologiero mostra una tendenza positiva, con un incremento dell'1,1% in febbraio. Bene anche i metalli (+3,2%).

A livello di mercati geografici, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono aumentate dell'8,2% e quelle verso l'Europa dell'1,8%. Meno bene l'Asia, che dopo il balzo del 10,8% di gennaio registra un -1,8%. Questa contrazione è in particolare dovuta a Singapore, Giappone e Cina (-197 milioni in totale). A livello europeo positivi i dati di Spagna e Irlanda, negativi invece quelli austriaci. In generale, i dati del Vecchio continente risultano stagnanti da ottobre.

Per quel che riguarda l'import, quasi tutti i settori hanno fatto registrare cali. I settore della gioielleria ha subito una contrazione di 80 milioni di franchi, quello dei veicoli - in tendenza negativa dal 2018 - di 66 milioni.

Fra i principali mercati solo le importazioni provenienti dall'Europa sono risultati leggermente positivi (+1,1%). In calo invee l'Asia (-3,9%) e il Nord America (-2,9%), con un Canada particolarmente debole (-30,7%). Pesante calo anche per quel che riguarda gli Emirati arabi (-657 milioni). Male anche il Regno Unito, con un calo di 341 milioni.
 
 

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