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SVIZZERACifre in rosso per la Banca nazionale

04.03.19 - 08:09
Il 2018 si è chiuso con una perdita di 14,9 miliardi di franchi
Keystone
Cifre in rosso per la Banca nazionale
Il 2018 si è chiuso con una perdita di 14,9 miliardi di franchi

ZURIGO - Dopo un utile record di 54,4 miliardi di franchi nel 2017, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha chiuso il 2018 in rosso, come già preannunciato. La perdita di 14,9 miliardi di franchi, conseguenza di un risultato negativo di circa 16,3 miliardi sulle posizioni in valuta estera, non mette in discussione il versamento di 2 miliardi di franchi a Confederazione e Cantoni.

Le riserve auree di 1040 tonnellate della BNS, che rappresentano circa il 5% del bilancio della banca centrale, hanno accusato una perdita di valore di 300 milioni di franchi, indica una nota diramata oggi dalla banca, che conferma la prima stima del risultato annuale pubblicata il 9 gennaio. A fine 2018, il chilo d'oro valeva 40'612 franchi, contro 40'859 franchi un anno prima, con un calo dello 0,6%.

Le posizioni in franchi hanno generato un utile di 2 miliardi, principalmente dovuti ai tassi di interesse negativi sui depositi a vista delle banche commerciali presso l'istituto emittente. L'ammontare è rimasto stabile rispetto al 2017.

Fattori volatili - I risultati della Banca Nazionale sono fortemente esposti all'evoluzione dei mercati finanziari, delle valute e dell'oro e presentano dunque forti oscillazioni da un anno all'altro. Nel 2017 la BNS aveva chiuso l'esercizio con un utile record di 54,4 miliardi di franchi, più che raddoppiato rispetto ai 24,5 miliardi di franchi del 2016, e dopo un perdita di 23,3 miliardi di franchi nel 2015.

Come nell'esercizio precedente, il risultato delle posizioni in valuta estera, che nel 2017 aveva generato un utile di 49,7 miliardi di franchi, ha avuto un forte impatto sulla performance globale. Per quanto riguarda le divise, il portafoglio della Banca nazionale presenta un'elevata esposizione al rischio, essendo costituito esclusivamente da valute estere a seguito degli interventi della banca centrale sui mercati dei cambi negli ultimi anni in risposta all'apprezzamento del franco.

Il risultato negativo dell'esercizio 2018 così non sorprende: la BNS ha riportato nel solo terzo trimestre una perdita di 12,94 miliardi, dopo che l'istituto emittente aveva chiuso i primi sei mesi dell'anno con un utile di 5,1 miliardi.

Su titoli e strumenti di debito - si legge nella nota - è stata registrata una minusvalenza di 5,6 miliardi di franchi. Inoltre, il contesto borsistico negativo ha determinato una perdita di 12,4 miliardi di franchi su titoli e strumenti di capitale. Le perdite di cambio si sono attestate complessivamente a 11,3 miliardi di franchi. A ciò si contrappongono proventi per interessi pari a 9,6 miliardi di franchi e dividendi per 3,4 miliardi.

I 2 miliardi comunque assicurati - Per l'esercizio trascorso, la Banca nazionale ha fissato a 5,4 miliardi di franchi l'attribuzione agli accantonamenti per le riserve monetarie. Tenuto conto dell'attuale riserva per future ripartizioni pari a 67,3 miliardi di franchi risulta un utile di bilancio di 47,0 miliardi di franchi, che consente di versare agli azionisti il dividendo unitario massimo di 15 franchi previsto dalla legge e di assegnare 1 miliardo di franchi alla Confederazione e ai Cantoni a titolo di distribuzione dell'utile.

Alla Confederazione e ai Cantoni spetta inoltre una distribuzione aggiuntiva di 1 miliardo di franchi poiché la riserva per future ripartizioni dopo la destinazione dell'utile supera il valore di 20 miliardi di franchi. L'importo complessivo pari a 2 miliardi di franchi è ripartito per un terzo alla Confederazione e per due terzi ai Cantoni.

Dopo tali versamenti, la riserva per future ripartizioni ammonterà a 45,0 miliardi di franchi. La banca centrale pubblicherà il rapporto di gestione il 21 marzo 2019.

Una convenzione conclusa nell'autunno 2016 tra BNS e Dipartimento federale delle finanze per gli anni 2016-2020, con il tetto massimo per la ripartizione portato da uno a due miliardi di franchi nel caso di riserve sufficienti, consente a Confederazione e Cantoni di pianificare con maggiore sicurezza i loro bilanci per quanto riguarda i contributi della BNS, anche nel caso di cattivi risultati di quest'ultima.

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