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SVIZZERADopo il caso dell'amministratore sospeso Gam ha perso quasi un miliardo

21.02.19 - 10:20
Profondo rosso per il gestore patrimoniale zurighese, la sospensione di Tim Haywood ha causato un fuggi fuggi fra gli investitori
Keystone
Una foto degli uffici di Gam a Zurigo
Una foto degli uffici di Gam a Zurigo
Dopo il caso dell'amministratore sospeso Gam ha perso quasi un miliardo
Profondo rosso per il gestore patrimoniale zurighese, la sospensione di Tim Haywood ha causato un fuggi fuggi fra gli investitori

ZURIGO - Il gestore patrimoniale zurighese GAM ha chiuso il 2018 con una perdita netta di 929,1 milioni di franchi, dopo un rosso di 123,2 milioni l'anno precedente. In seguito alla vicenda della sospensione di un direttore responsabile di investimenti miliardari vi è stato un forte deflusso di denaro.

GAM aveva comunicato a fine luglio la sospensione di Tim Haywood: grazie alle segnalazioni di un collega erano emerse irregolarità nella gestione dei rischi e nella documentazione dei fondi. L'inchiesta era partita già nel novembre 2017. La notizia aveva provocato il disimpegno in massa da parte degli investitori. In agosto GAM aveva quindi dapprima sospeso le negoziazioni dei fondi in questione, poi aveva avviato la loro liquidazione. Tale operazione dovrebbe concludersi nei prossimi mesi, afferma GAM in un comunicato odierno.

L'inchiesta interna e la procedura disciplinare nei confronti di Haywood sono invece terminate e il direttore degli investimenti è stato «licenziato in seguito a gravi errori di condotta». Sono emersi notevoli mancanze in relazione alle facoltà e alla diligenza. Inoltre il gruppo deve migliorare i meccanismi di controllo.

«Il 2018 è stato l'anno più difficile per GAM dalla nostra indipendenza dieci anni fa e anche il 2019 rappresenterà una grande sfida», afferma il presidente del consiglio d'amministrazione Hugh Scott-Barrett, citato nella nota. Quanto successo viene deplorato profondamente e ci si sta concentrando sull'applicazione di tutte le misure necessarie perché GAM torni ad essere una grande azienda. Dal 1999 la società era controllata da UBS, dal 2005 al 2009 da Julius Bär.

A causa della forte contrazione dei patrimoni amministrati e della minore redditività, nel 2018 si è giunti a oneri per la riduzione del valore in relazione al goodwill pari a 883,4 milioni di franchi.

Ma non solo la vicenda Haywood ha pesato sui risultati e sui fondi in gestione: altri 120,7 milioni di diminuzione del valore dopo imposte sono da ricondurre a Cantab Capital Partners, società britannica rilevata nel 2016. A ciò si aggiungono costi di ristrutturazione per 31 milioni.

L'utile operativo ante-imposte corretto ha raggiunto 126,7 milioni di franchi, il 27% in meno dell'anno prima. A fine anno i patrimoni in gestione ammontavano a 132,2 miliardi, a fronte di 158,7 miliardi dodici mesi prima. Complessivamente nel 2018 il deflusso netto è stato di 13,2 miliardi, mentre nel 2017 era risultato un afflusso di 24,3 miliardi di franchi.

Come già preannunciato quest'anno non saranno versati dividendi. Per l'esercizio in corso GAM si aspetta utili operativi ancora in netto calo in seguito alla contrazione dei patrimoni in gestione e della conseguente riduzione dei ricavi. A causa del rallentamento della crescita congiunturale e delle tensioni geopolitiche il contesto di mercato rimane difficile; gli investitori sono infatti prudenti e sensibili ai prezzi, viene affermato.

La ristrutturazione annunciata in dicembre è «in pieno corso». GAM vuole ridurre i costi fissi di almeno 40 milioni entro il 2019. Durante l'anno sarà tagliato circa il 10% degli impieghi, ovvero una novantina di posti di lavoro; un terzo è già stato soppresso.

Quanto alla ricerca di un nuovo presidente della direzione, non sono state fornite novità oggi. Alexander Friedman si era dimesso a inizio novembre in seguito alla vicenda Haywood. Attualmente riveste la carica ad interim il membro del consiglio d'amministrazione David Jacob.

Per l'esercizio 2018 viene proposta una remunerazione variabile di 5,6 milioni di franchi per la direzione, il 59% in meno dell'anno precedente. Friedman non ottiene bonus. Anche il responsabile delle finanze Richard McNamara e Jacob non percepiscono compensi variabili.

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