Soppressione di posti di lavoro, costi del roaming e 5G: intervista con il Ceo di Swisscom, Urs Schaeppi
BERNA - Swisscom ha annunciato i risultati del 2018, con un fatturato in crescita dello 0,4% a 11,71 miliardi di franchi e un utile netto in calo del 3% a 1,52 miliardi. 20 Minuten ha colto l'occasione per fare una chiacchierata con il ceo Urs Schaeppi.
Signor Schaeppi, nel 2018 Swisscom ha soppresso 541 posti di lavoro. Perché?
L’attività in Svizzera è in calo, a causa per esempio della contrazione della telefonia fissa. In casi simili bisogna adattare le strutture dei costi. Anche nel 2019 il personale diminuirà quindi leggermente in Svizzera.
La concorrenza cresce: Sunrise vuole acquisire UPC. Le fa paura questa prospettiva?
C’era da aspettarsi che si parlasse di acquisizione perché i mercati rete fissa e mobile si fondono sempre di più. Swisscom è ben strutturata e possiamo gestire anche questa concorrenza.
Come?
Per esempio con “inOne mobile go”, che è adatto all’80% dei nostri clienti. Le persone viaggiano sempre di più e vogliono utilizzare il loro smartphone anche all’estero. Con questo abbonamento dispongono di una “flat rate” e non devono farsi problemi per il roaming nell’UE.
Quindi il roaming è davvero gratis?
È di fatto completamente incluso. Con 40 gigabyte di dati si può effettivamente navigare e telefonare illimitatamente in Europa.
Il roaming è la cosa più frustrante per gli utenti. Perché la sua eliminazione non è arrivata prima?
Per il roaming dobbiamo pagare l'utilizzo della rete straniera. Siccome i prezzi degli operatori sono diminuiti molto, ora possiamo proporre un roaming flat rate per l'Europa.
Nel 2019 Swisscom vuole installare il 5G in 60 tra città e comuni. Ce n’è bisogno?
La stessa domanda è stata fatta per il 3G. E senza 3G oggi non ci sarebbero stati gli smartphone. Tra dieci anni sarà interessante guardarsi indietro e vedere come tutto è cambiato con il 5G.
Prende sul serio le preoccupazioni riguardo all’esposizione alle radiazioni?
Sì, certo. Tuttavia, è un fatto che la Svizzera abbia dei valori limite dieci volte più bassi di quelli che l’Organizzazione mondiale della sanità considera sicuri. Non credo che sia pericoloso. E tutti vogliono usare la rete, ma nessuno vuole le antenne. Così non va.