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ZURIGOCrisi dei subprime, Credit Suisse raggiunge un accordo con New York

07.01.19 - 12:47
Le due parti non hanno divulgato i dettagli dell'intesa, che evita all'istituto di credito svizzero un processo al termine del quale avrebbe rischiato una pesante multa
Keystone
Crisi dei subprime, Credit Suisse raggiunge un accordo con New York
Le due parti non hanno divulgato i dettagli dell'intesa, che evita all'istituto di credito svizzero un processo al termine del quale avrebbe rischiato una pesante multa

ZURIGO - Credit Suisse ha raggiunto un accordo con lo Stato di New York per risolvere la controversia legale in merito al suo ruolo nella crisi finanziaria dei subprime. «Siamo soddisfatti di aver sistemato questa pesante eredità del passato», ha indicato oggi un portavoce della banca elvetica all'agenzia finanziaria AWP.

L'informazione era apparsa ieri sui domenicali Zentralschweiz am Sonntag e Ostschweiz am Sonntag. Le due parti non hanno divulgato i dettagli dell'intesa, che evita all'istituto di credito svizzero un processo al termine del quale avrebbe rischiato una pesante multa.

Il procuratore generale dello Stato, Eric Schneiderman, aveva citato in giudizio nel novembre del 2012 Credit Suisse per truffa nella vendita di titoli assicurati da ipoteche chiamati "subprime" (RMBS). A suo avviso la banca aveva frodato gli investitori sul mercato immobiliare causando perdite per circa 11,2 miliardi di dollari.

Stando ai giornali, Credit Suisse se l'è cavata versando un rimborso sostanzioso ma decisamente inferiore a questa cifra. Sempre in merito alla disputa sui mutui subprime, l'istituto ha già trovato un accordo nel 2016 con il Dipartimento di giustizia statunitense, che prevede il pagamento di una multa di quasi 2,5 miliardi di dollari.

Molti dei giganti bancari mondiali, tra cui Deutsche Bank, JPMorgan Chase & Co, Morgan Stanley, Goldman Sachs e Barclays, sono stati accusati dalle autorità americane di aver ingannato i clienti vendendo loro RMBS (Residential mortgage-backed securities), titoli legati a crediti ipotecari residenziali. UBS ha per esempio sborsato lo scorso marzo 230 milioni di dollari dopo essersi a sua volta accordata con il procuratore di New York. Di questa somma, 189 milioni sono andati a proprietari di case e 41 allo Stato.

In relazione al dossier, Credit Suisse deve ancora regolare una richiesta di risarcimento da parte dello Stato del New Jersey e una serie di cause civili.

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