Nel 2017 il dato ha registrato un +6% rispetto all'anno precedente. Il 3° pilastro rappresenta il 40% degli attivi finanziari
BERNA - Il patrimonio netto delle economie domestiche elvetiche - calcolato sommando attivi e passivi finanziari nonché valore dei beni immobiliari - è progredito nel 2017 attestandosi a 3720 miliardi di franchi, 200 miliardi in più (+6%) rispetto all'anno precedente.
Il dato emerge dai conti finanziari della Svizzera pubblicati oggi dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Tali conti presentano gli attivi e i passivi delle società finanziarie e no, delle amministrazioni pubbliche e delle economie domestiche.
L'anno scorso gli attivi finanziari delle economie domestiche sono saliti a 2561 miliardi di franchi, pari a 145 miliardi in più (+6%) dell'anno precedente. Il patrimonio immobiliare è da parte sua cresciuto di 81 miliardi attestandosi a 2024 miliardi di franchi (+4%). L'evoluzione - precisa il comunicato - deriva essenzialmente dall'aumento dei prezzi degli immobili.
Il capitale vecchiaia accumulato nell'ambito della previdenza professionale e della previdenza individuale vincolata (pilastro 3a), rappresenta il 40% degli attivi finanziari delle economie domestiche. In totale il capitale è cresciuto di 39 miliardi a 1023 miliardi di franchi (+4%). Tale incremento risulta per 32 miliardi di franchi dai diritti sulla previdenza professionale, per 4 miliardi dagli averi del pilastro 3a e per 3 miliardi dagli averi di libero passaggio.
I passivi delle economie domestiche - rappresentati in particolare dai crediti - sono aumentati di 25 miliardi di franchi attestandosi a 864 miliardi (+3%).