Nel nostro paese il canone d’abbonamento per la piattaforma è tra i più alti. E paghiamo quattro franchi in più che negli Stati Uniti
ZURIGO - Undici franchi e novanta centesimi al mese. Tanto ci costa l’abbonamento di base a Netflix. E siamo così il secondo paese più caro al mondo, come si evinca da un confronto realizzato dalla britannica Comparitech. Con una tariffa mensile equivalente a 11,95 franchi, soltanto la Danimarca costa un po’ di più. L’abbonamento più conveniente si trova invece in Brasile: 5,25 franchi. E negli Stati Uniti, paese d’origine della piattaforma, si pagano invece 8 franchi al mese.
E c’è di più: nonostante negli USA l’abbonamento costi quattro franchi in meno che da noi, oltre oceano l’offerta di film e serie tv è molto più ampia. Lo dice il confronto: gli americani hanno a disposizione ben 5’839 titoli. Sono 239 in più rispetto alla Svizzera. Quindi un utente statunitense per ogni titolo paga l’equivalente di 0,14 centesimi. Nel nostro paese si parla invece di 0,21 centesimi, il 54% in più.
Come si spiega questa differenza di prezzo? Secondo Ralf Beyeler, esperto del servizio di comparazione Moneyland, i motivi principali sono due. Da una parte c’è l’elevato potere d’acquisto della Svizzera. Dall’altra c’è la questione dei diritti per i film e le serie, che Netflix deve acquistare per ogni singolo paese. Nella piccola Svizzera la piattaforma deve quindi suddividere i costi su un minor numero di utenti.
Anche da noi si può però approfittare delle tariffe estere, ma non è così semplice. «Chi ha accesso a una carta di credito americana può abbonarsi alla piattaforma negli Stati Uniti, pagando il relativo canone. E da noi accede poi al catalogo elvetico» conclude Beyeler.