Lo ha confermato Johann Schneider-Ammann alla Srf, per ottenerlo ci sono voluti 17 round di negoziati
BERNA - L'accordo di libero scambio tra la Svizzera e l'Indonesia s'ha da fare. Dopo anni di trattative i due Paesi sono giunti a un'intesa. Lo ha confermato oggi il capo del Dipartimento federale dell'economia Johann Schneider-Ammann ai microfoni della radio svizzerotedesca SRF.
Ci sono voluti 17 round di negoziati per arrivare a un accordo. Il testo è stato discusso dalla Confederazione a nome degli Stati dell'Associazione europea di libero scambio (AELS). La sua firma ha subìto ritardi a causa delle varie obiezioni, della Norvegia e dell'Islanda concernenti la pesca, e della Svizzera sull'olio di palma, prodotto controverso dal punto di vista ecologico.
Una dichiarazione comune dovrebbe essere sottoscritta il 23 novembre in occasione di una conferenza stampa dei ministri dell'AELS a Ginevra. L'Indonesia è uno dei principali partner della Svizzera nell'Asia meridionale. Il volume di scambi commerciali tra i due Paesi è di circa 830 milioni di franchi.
«Con l'accordo, il 98% delle esportazioni elvetiche saranno liberate a medio termine dai dazi doganali», si è rallegrato Schneider-Ammann. «Talune subito, altre dopo un termine transitorio relativamente lungo», ha aggiunto. Stando al ministro dell'economia, la sostenibilità è garantita, gli accordi internazionali sull'ambiente saranno rispettati e i diritti fondamentali dei lavoratori salvaguardati.