Lo rivela uno studio commissionato da UNIA, che ora chiede di migliorare salari e formazione per gli impiegati del settore
BERNA - L'introduzione delle casse automatiche, Self-scanning o Self-Check-out, ha reso ancora più stressante il lavoro del personale di vendita. Invece di diminuire, i compiti demandati ai singoli sono aumentati, come anche la paura tra i collaboratori per il loro futuro.
Questo il risultato, in estrema sintesi, di uno studio commissionato dal sindacato Unia all'università di Berna. Alla luce di quanto emerso, il sindacato chiede migliori salari e migliore formazione per gli impiegati del settore.
Lo studio, di una cinquantina di pagine, affronta per la prima volta in Svizzera l'influenza delle casse automatiche sulle condizioni di lavoro e la salute dei venditori, come anche sulla percezione che questi hanno del loro lavoro.
I risultati si basano su un catalogo di domande poste a dieci collaboratori, di età e sesso differente, attivi nella Svizzera tedesca. Tutti lavorano per i due maggiori dettaglianti elvetici che, sebbene non vengano mai menzionati (ma si tratta di Migros e Coop, n.d.r), svolgono un ruolo trainante nella digitalizzazione delle rispettive attività.
Secondo la ricerca, queste due società dispongono insieme di un parco di 4 mila casse automatiche e realizzando attraverso di esse dal 20 al 40% del fatturato (fino al 50% nei periodi di maggior affluenza).
Più stress - Con l'introduzione di queste "macchine", lo stress per il personale - da anni in via di ridimensionamento secondo la ricerca - è cresciuto: deve infatti occuparsi di sorvegliare e controllare i clienti alle casse automatiche, sovente per lunghe ore e senza potersi sedere.
Il lavoro "multitasking" - ossia l'allargamento continuo delle mansioni demandate al personale -, già una caratteristica del settore, è aumentato e, con esso, l'asprezza di questo mestiere.
Oltre a ciò, il campione selezionato lamenta di non aver ricevuto una formazione adeguata per i nuovi compiti e sul funzionamento delle nuova tecnologie.
Trattamento irrispettoso - L'aumento delle mansioni per il personale ha effetti anche sul contatto col cliente, ancora possibile quasi solo con la casse tradizionali. Questa situazione ha effetti negativi sulla percezione del proprio lavoro da parte dei collaboratori, sempre più scontenti per l'assenza di relazioni umane.
Gli impiegati responsabili di sorvegliare la casse automatiche devono inoltre far fronte anche ad insulti e attacchi fisici da parte dei clienti.
Tutto ciò ha effetto sulla salute fisica e psichica: le persone intervistate parlano di "stress", di carichi di lavoro "inumani", oppure di "compiti impossibili da svolgere". Gli impiegati si sentono impotenti e hanno la sensazione di perdere il controllo, poiché, a loro dire, le diverse mansioni loro assegnate sono semplicemente impossibili da portare a termine.
Paura per il futuro - Da molte persone interrogate, l'introduzione delle casse automatiche viene anche visto come un mezzo di pressione per lavorare in maniera sempre più efficiente, al fine di non perdere l'impiego.
Da qui anche la sensazione di non potersi permettere di andare in malattia oppure la paura di dover rispondere per eventuali sbagli nei controlli alle casse automatiche.
Un lavoro per sole donne - Ad essere toccate da questi problemi sono soprattutto le donne, molte delle quali lavorano su chiamata o a tempo parziale e non guadagnano abbastanza per mantenersi. Spesso sono loro a dover lavorare alle casse automatiche. Non sorprende che si sentano anche professionalmente svalutate e che temano per il loro futuro lavorativo. Gli uomini, invece, sono impiegati di meno in questa mansione e hanno più possibilità di ottenere un posto fisso.
Unia, è ora di cambiare - Secondo Unia, tenuto conto che i venditori sono chiamati sempre più spesso a svolgere mansioni diverse, i salari dovrebbero essere aumentati, anche per far approfittare i collaboratori dei risparmi sul personale generati dall'introduzione delle casse automatiche.
Secondo il sindacato, i venditori andrebbero meglio protetti dalle conseguenze fisiche e psichiche della digitalizzazione, meglio formati e, soprattutto, andrebbero adottate regole chiare in caso di furto o frode ai danni dell'azienda.