È quanto emerge da uno studio condotto su un campione di 1'300 persone dal Poli di Zurigo e dalle Università di Lucerna e Zurigo: «Talvolta non mancano le difficoltà linguistiche»
ZURIGO - I lavoratori stranieri attivi in Svizzera si considerano perlopiù ben integrati nell'azienda in cui lavorano, anche se talvolta non mancano le difficoltà, specie a livello linguistico. È quanto risulta dallo "Human Resources Barometer" (HR-Barometer) estrapolato dal Politecnico federale di Zurigo e dalle università di Lucerna e Zurigo da un campione di 1'300 persone.
La metà delle persone contattate ha dichiarato di sentirsi bene sul posto di lavoro e circa un terzo ha indicato di essere piuttosto integrato. Solo il 17% ha risposto di sentirsi "solo in parte", "piuttosto no" o "per niente" integrato. Ciò si spiega, stando ai risultati dell'inchiesta, soprattutto con difficoltà linguistiche sul lavoro.
Per quanto riguarda la discriminazione percepita, l'86% ha risposto di non sentirsi discriminato oppure "poco". La discriminazione viene osservata soprattutto a livello di salario o durante il processo di selezione.
Per gli autori dello studio, nonostante questi dati tutto sommato rallegranti, vi è ancora del margine di miglioramento. Un terzo infatti del campione ha descritto come "mediocre" il clima di integrazione.