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ZURIGOSchindler: «Nessuna paura per la vertenza commerciale Usa-Cina»

28.09.18 - 11:36
«Disponiamo di una produzione in proprio in ciascun grande mercato di vendita e abbiamo quindi una certa sicurezza»
Keystone
Schindler: «Nessuna paura per la vertenza commerciale Usa-Cina»
«Disponiamo di una produzione in proprio in ciascun grande mercato di vendita e abbiamo quindi una certa sicurezza»

ZURIGO - Il fabbricante lucernese di ascensori e scale mobili Schindler non ha paura della vertenza commerciale fra Stati Uniti e Cina e considera la Svizzera qualcosa di più del paese in cui ha sede: è quanto emerge in un'intervista rilasciata dal presidente della direzione Thomas Oetterli all'agenzia finanziaria Awp.

L'impatto diretto del braccio di ferro fra Washington e Pechino è relativamente debole, afferma Oetterli. «Disponiamo di una produzione in proprio in ciascun grande mercato di vendita e abbiamo quindi una certa sicurezza», spiega il manager. Capita solo di rado che interi impianti siano trasferiti dalla Cina agli Usa.

In generale il 49enne ritiene che il gruppo sia sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di vendita ritoccati al rialzo lo scorso agosto. Il responsabile operativo di Schindler è ottimista soprattutto per quanto riguarda la Cina: nel paese in cui viene installato il 60% dei nuovi ascensori e scale mobili del mondo la domanda e i prezzi si sono a stabilizzati.

Schindler è inoltre in rapida evoluzione. Nei prossimi due anni la gamma di prodotti sarà rivista e l'azienda intende passare a un sistema modulare. "Alcuni concorrenti hanno già implementato tali programmi e sono non da ultimo per questo più redditizi", osserva Oetterli.

Il gruppo si considera per contro un pioniere nel comparto della digitalizzazione: i tecnici stanno lavorando intensamente a quello che può essere chiamato l'"ascensore del futuro". «Oggi vendiamo ogni nuovo ascensore con un dispositivo diagnostico a distanza e parecchio software», spiega il dirigente. Viene utilizzata anche l'intelligenza artificiale.

Sebbene Schindler non abbia annunciato da mesi alcuna acquisizione l'acquisto di aziende rimane una parte importante della strategia di crescita. "La maggior parte delle operazioni che facciamo sono di dimensioni ridotte e non pubblichiamo comunicati stampa", dice Oetterli. Nel solo 2018 sono comunque state rilevate oltre 20 società, soprattutto piccoli fornitori di servizi.

Per Schindler la Svizzera rimane qualcosa di più che la semplice "patria aziendale". «Il mercato elvetico contribuisce in modo sostanziale al fatturato», sottolinea il manager con passaporto rosso e laureato all'università di Zurigo. Il gruppo occupa un'ottima posizione e la Confederazione presenta la più elevata densità di ascensori e scale mobili al mondo. Non stupisce quindi che l'azienda abbia investito di recente altri 110 milioni nella sua sede di Ebikon (LU). Inoltre negli ultimi dieci anni mesi Schindler ha creato 100 nuovi impieghi.

L'azienda è nata nel 1874, inizialmente quale fabbricante di macchinari agricoli. Nel 1892 è cominciata la produzione di ascensori elettrici, favorita dalla crescita del numero di alberghi registrata in quel periodo. La prima scala mobile è stata installata nel 1936. Oggi Schindler è una realtà che occupa 60'000 persone in tutto il mondo. Nel 2017 dirigenti e maestranze hanno realizzato un fatturato di oltre 10 miliardi di franchi, con un utile di quasi 900 mili

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