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Continuano gli addi alla fiera dell'orologeria. Stavolta tocca al gruppo di Bienne: «Le esposizioni tradizionali non sono utili per Swatch»
BIENNE - Baselworld, la più grande fiera al mondo del settore orologiero, registra un'altra defezione: Swatch non sarà più fra gli espositori a partire dalla prossima edizione. Lo ha annunciato Nick Hayek, presidente della direzione del gruppo, in un'intervista alla NZZ am Sonntag.
«Le esposizioni tradizionali non sono utili per Swatch», ha aggiunto. Il gruppo è stato presente per anni alla fiera con tutti i suoi 18 marchi, presentando dai modelli in plastica a quelli di lusso di Breguet e Omega.
Negli ultimi anni anche Hermès, Ulysse Nardin e Girard-Perregaux hanno abbandonato la fiera basilese a profitto del Salone internazionale dell'alta orologeria di Ginevra. Lo scorso anno Baselworld ha ridotto della metà il numero degli espositori, passati da 1300 a 650, abbassato gli affitti del 10% e accorciato la durata della manifestazione da otto a sei giorni.
Diversi espositori si erano infatti lamentati per l'aumento eccessivo dei prezzi, la diminuzione della frequentazione e la ridotta visibilità per il loro settore. Alcuni hanno addirittura creato una manifestazione parallela a La Chaux-de-Fonds. «Il modello è obsoleto», aveva affermato al termine dell'edizione di quest'anno Elie Bernheim, direttrice generale di Raymond Weil. «Con internet, l'economia si è evoluta, anche in relazione al modo di comunicare e distribuire i propri prodotti: ciò riguarda anche Baselworld», aveva aggiunto il copresidente di Copard Karl-Friedrich Scheufele.
Secondo la NNZ am Sonntag la partenza di Swatch mette a rischio il futuro della società che gestisce il salone, la MCH, che appartiene ai cantoni Basilea Città e Campagna e Zurigo.
